Attualità
Al sindaco Gualtieri, è necessario intervenire rapidamente sul diritto alla casa
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La lettera inviata dal presidente dell’associazione Nonna Roma, Alberto Campailla, al sindaco Roberto Gualtieri richiede un’azione più determinata da parte dell’amministrazione per assicurare il diritto all’abitare. Tra le proposte figurano la regolazione degli affitti brevi e il supporto alle famiglie a rischio sfratto. Il 13 dicembre è prevista una manifestazione promossa da associazioni e sindacati.
L’espansione degli affitti brevi
Secondo Campailla, l’espansione incontrollata degli affitti brevi, acuita dall’avvicinarsi del Giubileo, è tra le principali cause di una crisi abitativa che affligge Roma da anni. Attualmente, ci sono 18.000 persone in attesa di alloggi popolari e 3.006 sfratti per morosità. Questi dati sono indicativi di un aumento fino all’80% dei canoni di affitto nella capitale italiana.
Effetti della turistificazione e piani in sospeso
La diffusione di piattaforme come Airbnb ha contribuito alla turistificazione dei quartieri, riducendo il numero di case disponibili per affitti a lungo termine e spingendo molti residenti fuori dalla città. Campailla sottolinea che il Piano Straordinario per l’Abitare, avviato dalle autorità cittadine con l’obiettivo di coinvolgere diversi stakeholder, è stato in parte disatteso. Inoltre, l’Agenzia sociale per l’abitare, la cui istituzione era prevista nel primo semestre dell’anno, non è ancora operativa.
Misure urgenti e necessità di dialogo
Il presidente di Nonna Roma ha evidenziato come manchino le risorse destinate al fondo di garanzia degli affitti, essenziale per chi, pur potendo pagare un affitto, non riesce a fornire le garanzie richieste dai proprietari. Anche la nuova delibera 163, che migliorerebbe il welfare abitativo, attende ancora l’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina. Campailla sollecita un’accelerazione dei processi per rispondere alle necessità delle famiglie a rischio sfratto.
Con il Giubileo all’orizzonte, il presidente dell’associazione auspica che il sindaco Gualtieri prenda misure concrete per una moratoria sugli sfratti. Sottolinea l’importanza di un regolamento sugli affitti brevi, seguendo l’esempio di altre città europee, per tutelare il mercato degli affitti a lungo termine a Roma.
La lettera si conclude con un richiamo all’importanza di migliorare le condizioni abitative nelle periferie e un invito alla manifestazione cittadina del 13 dicembre, a sostegno del diritto alla casa.
Attualità
Decesso dopo il parto a Rieti, scattano indagini per un risarcimento di quasi 2 milioni di euro dalla Asl
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Le indagini sono state avviate a Rieti in seguito al risarcimento di 1,8 milioni di euro da parte della Asl alla famiglia di una paziente deceduta dopo un parto cesareo. La Corte dei Conti sta esaminando il caso.
Dettagli della vicenda
Una donna è morta dopo un intervento di parto cesareo presso l’ospedale San Camillo De Lellis a Rieti. Inizialmente, la paziente aveva manifestato dolore e gonfiore addominali. Tuttavia, i medici non hanno ritenuto necessario effettuare ulteriori controlli. A causa di ciò, si erano sviluppate gravi complicazioni, tra cui un’emorragia interna che ha reso urgente un’isterectomia, la quale è stata eseguita con un ritardo di sette ore, portando alla morte della donna.
Le conseguenze legali
Due medici sono stati condannati per omicidio colposo in merito all’accaduto, mentre una dottoressa, che ha sempre proclamato la propria innocenza, ha presentato ricorso in Cassazione. Nonostante siano trascorsi oltre dieci anni, la vicenda legale non si è ancora conclusa.
Indagine della Corte dei Conti
Secondo quanto riportato da la Repubblica, la Asl di Rieti è stata condannata in primo grado come responsabile civile e ha presentato reclamo in Corte d’Appello, dove il procedimento rimane aperto. In aggiunta ai procedimenti penali e civili già avviati, è stato avviato un procedimento davanti alla Corte dei Conti per chiedere un risarcimento per danno erariale nei confronti dei medici coinvolti, in relazione all’incapacità di salvare la paziente.
Attualità
Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”
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Momenti di paura a Monteverde lunedì 17 febbraio 2025, quando una donna di 73 anni è stata aggredita da un cane al guinzaglio. Il figlio della vittima, Emiliano, ha dichiarato a Fanpage.it: “Il padrone è scappato via senza prestare soccorso”.
La dinamica dell’incidente
La donna, di nome Patrizia, stava passeggiando con un’amica in via Fonteiana, all’altezza del civico 111, vicino all’istituto Federico Caffè, quando il cane si è avvicinato e l’ha azzannata alla mano, provocandole una ferita che ha iniziato a sanguinare copiosamente. “Mi ha chiamato l’amica che si trovava con lei per dirmi che mia madre era stata azzannata mentre passeggiavano insieme,” ha raccontato Emiliano. Il padrone del cane, dopo aver assicurato che avrebbe chiamato aiuto, ha abbandonato la scena.
L’intervento dei passanti
La situazione ha attirato l’attenzione di alcuni passanti, incluso un giovane che ha attraversato la strada per soccorrere Patrizia. “La ferita alla mano continuava a perdere davvero molto sangue,” ha affermato Emiliano. Mentre il giovane prestava aiuto, il padrone del cane è fuggito. “Il ragazzo che ha soccorso mia madre mi ha detto che dovrebbe trattarsi di una persona che vive nella zona,” ha aggiunto.
Condizioni di Patrizia e denuncia
Dopo l’incidente, il giovane ha fornito una prima fasciatura e ha chiamato i soccorsi: Patrizia è stata portata in ospedale per ricevere cure. Emiliano ha confermato che “ora mia madre sta meglio,” specificando che non ha subito danni ai tendini o alle ossa, ma potrebbe necessitare di un intervento chirurgico per ricostruire la pelle. È stata presentata denuncia contro ignoti, inclusa quella per omissione di soccorso.
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