Cronaca
Apertura della terza Porta Santa a San Giovanni in Laterano per il Giubileo della Capitale

La Porta Santa al Laterano è stata aperta ieri mattina, simboleggiando un appello all’unione sociale in un contesto metropolitano sempre più frammentato. In un clima di crescente isolamento e disgregazione, il Cardinale Vicario ha sottolineato l’importanza della fraternità: «Non ci salveremo da soli ma come famiglia, e allora è la fraternità che dobbiamo coltivare fino all’estremo delle nostre forze».
LE FAMIGLIE
Il Cardinale Vicario è stato il primo a varcare la soglia, seguito da una ventina di rappresentanti di varie categorie romane, tra cui tre famiglie, studenti e giovani sposi. Oltre a migliaia di persone all’interno della basilica, molti sono stati costretti a seguire il rito tramite maxischermi all’esterno, dove si è formata una lunga fila. La basilica era gremita di gruppi parrocchiali, scout, suore di diverse età e molti giovani con i bambini. Presenti in prima fila il sindaco Gualtieri e l’ambasciatrice francese presso la Santa Sede, Florence Mangin.
LA PARABOLA
Durante il rito, il Cardinale Baldo Reina ha paragonato l’apertura della Porta Santa alla parabola del figliol prodigo, esprimendo compassione per chi si sente distante dalla comunità. «Il nostro pensiero si rivolge con particolare compassione a coloro che, come il figlio minore della parabola, si sentono lontani e indegni». Ha ribadito l’importanza di accogliere tutti coloro che hanno vissuto delusioni. La cattedrale, con le sue radici storiche, rappresenta un luogo di accoglienza per tutti: «In questo mondo lacerato da guerre, discordie e disuguaglianze tendiamo le braccia a tutti».
La prossima Porta Santa sarà aperta il primo gennaio nella basilica di Santa Maria Maggiore, affidata al cardinale Rolandas Makrickas.
Cronaca
Incendio al centro commerciale Panorama di Cassino: chiusa la Casilina, nube nera sulla zona

IncendioMisterioso a Cassino: Le fiamme avvolgono il centro commerciale Panorama in un caos improvviso!
Lo scoppio dell’inferno nel magazzino
Immaginate una giornata qualunque che si trasforma in un dramma da film: un incendio di vaste proporzioni è divampato nel cuore del magazzino del centro commerciale Panorama, situato lungo la statale Casilina a Cassino. Le fiamme hanno inghiottito tutto in un baleno, lasciando tutti a chiedersi come possa essere successo così in fretta.
Le forze in azione contro il pericolo
Mentre il fumo nero invadeva l’intera area, creando un’atmosfera da apocalisse, i vigili del fuoco sono corsi sul posto per combattere le fiamme altissime e arrestarne l’avanzata. Ma non solo: polizia, carabinieri e polizia locale sono intervenuti immediatamente, trasformando la scena in un vero e proprio fronte di emergenza. E per evitare rischi ulteriori, la strada statale Casilina è stata chiusa, lasciando tutti in attesa di aggiornamenti mozzafiato!Cronaca
A Roma, due rapinatori incappucciati e armati assaltano il McDonald’s di via Tor Tre Teste, tenendo in ostaggio i dipendenti. Quali dettagli si celano dietro questo episodio?

RapinaScioccanteARoma Due ladri mascherati irrompono in un McDonald’s per un colpo audace da 1.500 euro – Scopri i dettagli incredibili!
L’Irruzione Inattesa
Ieri sera, dopo le 22, due individui armati e mascherati hanno fatto irruzione nel McDonald’s di via Tor Tre Teste, puntando dritto al settore McDrive dove alcuni automobilisti erano in attesa del loro ordine. I rapinatori sono entrati da una finestra, sorprendendo tutti con un’azione rapida e ben pianificata, che ha lasciato i presenti sotto shock.
I Dettagli dell’Assalto
Una volta dentro, i banditi hanno puntato la pistola contro le due cassiere, costringendole a consegnare l’intero incasso: circa 1.500 euro. Indossando passamontagna e guanti in lattice, i malviventi sono riusciti a fuggire in pochi istanti, lasciando dietro di sé solo domande e un senso di mistero su come abbiano organizzato un colpo così preciso.
La Caccia della Polizia
Sul posto sono arrivati diversi equipaggi della polizia, che hanno istituito posti di blocco per intercettare i fuggitivi. Gli ostaggi hanno riferito che i rapinatori parlavano in dialetto romanesco, suggerendo che potrebbero essere originari di Roma. Una squadra della polizia scientifica ha condotto un sopralluogo approfondito, ma con le precauzioni prese dai ladri, le indagini del Distretto Prenestino si preannunciano particolarmente complesse e intriganti.
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