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Cronaca

Atleticom We Run Rome 2024: successo per 9.000 atleti con il poker di Meucci e la vittoria di Yaremchuk tra le donne

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Atleticom We Run Rome 2024: successo per 9.000 atleti con il poker di Meucci e la vittoria di Yaremchuk tra le donne

Alla faccia della scaramanzia: la XIII edizione dell’Atleticom We Run Rome 2024 si è conclusa con un successo straordinario. Oltre 9.000 atleti entusiasti hanno colorato il cuore di Roma, sfidando sé stessi lungo un percorso mozzafiato attraverso i luoghi simbolo della Capitale e trasformando l’ultimo giorno dell’anno in un’indimenticabile festa dello sport. «Siamo davvero felici e soddisfatti – le parole di Camillo Franchi Scarselli, presidente dell’ASD Atleticom – per la perfetta riuscita della nostra manifestazione. Questa XIII edizione è stata probabilmente una di quelle con la maggiore partecipazione, anche di atleti stranieri. La contagiosa atmosfera di festa ha contribuito a creare un’esperienza indimenticabile per i runner e gli spettatori, trasformando la We Run Rome in un vero e proprio evento per tutta la città. Il modo migliore per iniziare l’anno giubilare nella Capitale».

L’EVENTO

Alle ore 14.00 in punto è stato dato il via alla corsa, vinta con il tempo di 29:38 da Daniele Meucci. L’atleta dell’Esercito ha fatto “poker", conquistando il suo quarto successo alla We Run Rome tra due ali di pubblico festante: «Se penso alle mie quattro vittorie non so se essere più contento o preoccupato per il tempo che avanza. Scherzi a parte, sono molto soddisfatto, gareggiare qui a Roma è sempre una gioia ed è per questo che continuo a tornare nella Capitale per passare l’ultimo dell’anno correndo. Quest’anno poi celebro i miei 20 anni con il gruppo sportivo dell’Esercito, quindi una ragione in più per festeggiare». Alle sue spalle Freedom Amaniel, di X Solid Sport Lab Asd, ha chiuso la gara con il tempo di 30:01; terzo gradino del podio per Daniele D’Onofrio, delle Fiamme Oro Padova, che ha fermato il cronometro sui 30:42.

In campo femminile vittoria secondo pronostico di Sofiia Yaremchuk che ha tagliato il traguardo con il tempo di 33:01, conquistando il suo terzo trionfo consecutivo alla We Run Rome: «È sempre una grande gioia chiudere l’anno qui a Roma con un altro grande successo. Qui l’atmosfera è magica, tanto pubblico, tanto tifo, tanto entusiasmo. E adesso voglio concentrarmi sulla prossima stagione che sarà bella tosta con gli Europei su strada e i Mondiali a settembre. L’augurio che voglio fare a tutti è per un 2025 di pace». L’atleta dell’Esercito ha preceduto sul traguardo Sara Carnicelli, dell’atletica Vaticana A.S.D con il tempo di 35:02 e Alessia Tuccitto, della Caivano Runners (35:08).

L’Atleticom We Run Rome, organizzata da Atleticom ASD, si è svolta come ogni anno sotto l’egida della FIDAL, ed è inserita nel calendario nazionale, insignita del riconoscimento di FIDAL Silver Label, sotto i patrocini del CONI, Sport e Salute, di Roma Capitale e della Regione Lazio. Al via dell’Atleticom We Run Rome anche gli arbitri dell’AIA che hanno partecipato alla Referee RUN “Memorial Stefano Mattera”, con oltre 130 arbitri al via tra cui l’assistente internazionale Alessandro Giallatini.

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Remigration al Colosseo. La protesta di Casa Pound contro l’immigrazione

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Remigration al Colosseo. La protesta di Casa Pound contro l’immigrazione

È notizia di pochissimi minuti fa come riporta il sito dell’Ansa.

Uno striscione bianco, lungo circa 10 metri srotolato al Colosseo con la scritta remigration rivendicato da CasaPound.

L’azione è stata rivendicata «per ribadire che l’unica soluzione a immigrazione, degrado e insicurezza è la remigrazione totale e senza compromessi degli irregolari», precisa CasaPound.

Come dar torto al movimento che, al di là delle appartenenze politiche, pone l’attenzione sul tema dell’immigrazione incontrollata che la causa di tantissimi problemi.

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Cronaca

Arrestato un eritreo di 29 anni per violenza sessuale su due donne alle stazioni di Roma

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Arrestato un eritreo di 29 anni per violenza sessuale su due donne alle stazioni di Roma

Ha cercato di violentare delle donne nelle stazioni di Roma. E per questo – dopo indagini lampo – è stato arrestato: i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Piazza Dante hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 29enne originario dell’Eritrea, senza fissa dimora e con precedenti, gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale continuata e lesioni personali ai danni di due donne.

Violenza sessuale alle stazioni di Roma

Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, sono scattate all’alba del 18 marzo, a seguito di una richiesta di aiuto al 112 da parte di una donna, in via Camasena, nei pressi della Stazione ferroviaria Roma Tiburtina. La vittima ha raccontato ai militari che, intorno alle ore 5 del mattino, era stata avvicinata da un uomo con la scusa di chiederle una sigaretta e che quest’ultimo l’avrebbe afferrata per il polso e per il collo, per poi spingerla e immobilizzarla a terra con la forza del proprio peso, iniziando a baciarla. La donna è riuscita a divincolarsi colpendolo a calci e strappandogli dei capelli, costringendolo così alla fuga. La donna, soccorsa, ha riportato delle lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Grazie alla dettagliata descrizione fornita dalla vittima e alle testimonianze raccolte da alcune persone che si sono affacciate alla finestra dopo aver sentito le urla, i Carabinieri hanno avviato immediatamente le indagini, riuscendo a ricostruire l’interno percorso dell’uomo attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. È stato quindi accertato che, subito dopo l’aggressione, si era diretto verso la Stazione Tiburtina, dove è stato ripreso chiaramente in volto dalle telecamere mentre tentava di salire a bordo di un treno ad alta velocità diretto a Venezia, ma sarebbe poi stato fatto scendere dal personale di bordo.

L’altra violenza

Nel pomeriggio dello stesso giorno, una donna e una sua amica hanno denunciato un episodio analogo, avvenuto in via dei Dauni, nei pressi della Stazione di Roma Termini. Anche in questo caso, le donne hanno denunciato che l’uomo si sarebbe avvicinato con la scusa di chiedere qualcosa e avrebbe cercato di bloccare e baciare una delle due, venendo però respinto grazie all’intervento dell’amica. Le due donne, dopo essersi accorte che l’uomo le aveva seguite fino a casa, notando che era rimasto ancora nei pressi della loro abitazione, hanno contattato il 112 e, grazie ad un’accurata descrizione dell’uomo, i Carabinieri sono riusciti a rintracciarlo in via Tiburtina Antica, mentre indossava ancora gli indumenti della mattinata.

Le dinamiche ricostruite per entrambi gli episodi hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, sia mediante le immagini di videosorveglianza, sia nelle denunce sporte dalle vittime. Decisivo è stato anche il riconoscimento degli abiti indossati e il fatto che lo stesso operasse con il volto parzialmente coperto dal cappuccio del giubbotto. I Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, lo hanno quindi sottoposto a fermo, che è stato convalidato dal Tribunale di Roma che ha disposto per lui la misura della custodia cautelare nel carcere di Regina Coeli. Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.

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