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Autista Cotral reintegrato dai giudici per aver cantato al piano bar durante la malattia: “Aiuta a guarire dall’ansia”

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Autista Cotral reintegrato dai giudici per aver cantato al piano bar durante la malattia: “Aiuta a guarire dall’ansia”

Un’autista licenziato per assenze ingiustificate viene reintegrato

L’autista di un’azienda di trasporti, che era stato licenziato nel 2020, è stato reintegrato nel suo ruolo lavorativo. La decisione è stata presa dalla Corte di Cassazione, in linea con le conclusioni delle precedenti sentenze. L’uomo aveva inviato al suo datore di lavoro un certificato medico per giustificare la sua assenza, tuttavia era stato sorpreso a cantare in un piano bar durante tale periodo. A seguito di tre episodi simili, l’azienda aveva deciso di licenziarlo.

Immagine di repertorio

Motivazioni del reintegro

La Corte di Cassazione ha sostenuto che le attività ricreative del lavoratore non erano incompatibili con la sua certificazione di malattia, poiché era affetto da ansia. Quest’ultimo, secondo il tribunale, partecipava alle serate musicali come un modo per migliorare la propria condizione psico-fisica. L’attività non era inoltre retribuita, dettaglio che ha supportato la sua posizione legale. I giudici della Corte d’Appello avevano già stabilito che queste azioni potevano giovare alla guarigione, un’interpretazione poi confermata dai giudici della Cassazione.

L’azienda non è riuscita a dimostrare l’incompatibilità tra l’attività ricreativa svolta dal lavoratore e la sua condizione di salute. “Il datore di lavoro non ha fornito alcun riscontro obiettivo per mostrare che il tempo passato fuori casa fosse in contrasto con la sindrome d’ansia di cui soffriva il dipendente”, hanno osservato i giudici, confermando così il reintegro dell’autista nel suo ruolo.

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

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Arresto di padre e figlio trovati con 250mila euro falsi, una pistola e munizioni tenute illegalmente

Due uomini, un padre di 73 anni e un figlio di 48 anni, sono stati arrestati a Pomezia (Roma) per possesso di oltre 20mila euro in banconote false, unitamente a armi e munizioni detenute illegalmente.

Nella giornata di sabato 22 febbraio, i carabinieri della stazione di Torvaianica, in collaborazione con l’Aliquota operativa, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione dei due durante un’attività info-investigativa. Durante l’operazione, sono stati trovati 20.500 euro in banconote da cento euro, una pistola scacciacani priva del tappo rosso e diverse munizioni, tra cui 28 a salve, sei cartucce calibro 22 e 60 cartucce calibro 12. Tutti gli oggetti sono stati sequestrati poiché detenuti illegalmente.

I due arrestati, già noti alle forze dell’ordine, dovranno ora rispondere alle accuse di detenzione di monete contraffatte e di armi.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

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Arrestato per aver cercato di sfondare la porta di casa dell’ex fidanzata e per aver tentato di aggredire i carabinieri.

Un uomo di 67 anni è stato arrestato per aver perseguitato l’ex compagna, tentando anche di sfondare la porta di casa sua. L’episodio è avvenuto la sera di venerdì 21 febbraio a Tor Vergata, quando la donna ha contattato il numero unico delle emergenze 112, segnalando che l’ex si stava tentando di entrare nella sua abitazione. I carabinieri sono intervenuti, arrestando l’uomo in flagranza di reato.

La dinamica

Secondo la vittima, l’ex compagno ha iniziato a colpire ripetutamente il portoncino d’ingresso con calci e pugni nel tentativo di entrare. Non accettando la fine della relazione, il 67enne ha perseguitato la donna per lungo tempo. Dopo l’ennesimo tentativo di intrusione, la vittima ha deciso di contattare le forze dell’ordine.

L’arresto

L’uomo, che si trovava in stato di ebbrezza, ha cercato di aggredire i carabinieri con una bottiglia di vetro per sfuggire al loro controllo, ma non ha causato feriti. Dopo essere stato bloccato, è stato portato in caserma per le procedure di rito e successivamente trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove il Tribunale ha convalidato il suo arresto.

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