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Bimbo precipitato a Roma, il dolore provato dai compagni di classe e dalla squadra di pallanuoto Vigor: «Una morte inspiegabile»

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Bimbo precipitato a Roma, il dolore provato dai compagni di classe e dalla squadra di pallanuoto Vigor: «Una morte inspiegabile»

Un ragazzo di nome Valerio, descritto come sempre sorridente, educato e gentile, ha perso la vita dopo essere precipitato dal decimo piano del palazzo in cui viveva con la famiglia. Valerio, dodicenne, è ricordato con affetto non solo dai suoi familiari e vicini di casa, ma anche dai compagni di classe e dagli amici con cui condivideva la passione per lo sport.

Il Ricordo di un Giovane Atleta

Valerio era un giovane sportivo, tifoso della Juventus. Dopo aver giocato nella squadra di calcio della scuola, aveva deciso di dedicarsi alla pallanuoto presso un centro sportivo vicino a casa, a Colli Aniene. Il centro ha espresso il suo dolore e cordoglio per la perdita con un messaggio sui social. Commosso anche chi conosceva i suoi genitori, entrambi liberi professionisti, ricordando Valerio come un ragazzo educato e solare.

L’Ambiente Scolastico

All’Istituto svizzero di Roma, dove Valerio frequentava la scuola, è stato allestito un piccolo altare nel cortile per ricordarlo. Secondo il preside, Valerio era ben integrato e non vi erano stati segnali di disagio o episodi di bullismo. I compagni di classe e l’intero istituto si sono fermati per riflettere sulla sua perdita, partecipando al ricordo con fiori e messaggi affettuosi. La scuola è descritta dai genitori come un luogo unito, dove gli ideali e i valori comuni guidano l’atmosfera.

Questo tragico incidente ha scosso profondamente non solo la comunità scolastica, ma anche il quartiere e tutte le persone che hanno avuto modo di conoscere il giovane Valerio, rendendolo sempre presente nei cuori di coloro che gli erano vicini.

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

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Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.

LA BANDA

Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.

IL DNA

Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

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Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.

Un’interpretazione straordinaria

La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.

Riscoprire un’icona

La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.

In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.

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