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Cronaca

Bove preoccupa Roma: «Daje Edo, ragazzo d’oro»

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Bove preoccupa Roma: «Daje Edo, ragazzo d’oro»

La preoccupazione per le condizioni di Edoardo Bove sembra pian piano dissolversi grazie ai bollettini medici provenienti dall’ospedale Careggi che riportano di un ragazzo vigile e cosciente. Nella giornata di ieri, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha telefonato alla famiglia del ragazzo, manifestandogli la vicinanza dell’amministrazione e dell’intera città. Ma chi è questo ventiduenne romano cresciuto all’Appio Latino e poi trasferitosi a Trastevere nella casa dei sogni con la fidanzata Martina?

Gli inizi

Il suo viaggio calcistico inizia da piccolissimo, quando veste già una maglia viola, quella della Boreale, importante società dilettantistica romana. Un giorno, a vedere una di quelle partite tra bambini sognanti, si presenta Stefano Palmieri, un osservatore che lo segnala alla Roma: «Di lui se ne sarebbe accorto chiunque. Oggi viene visto come un mediano ma in realtà è uno molto tecnico che sa far gol». L’etichetta di “ragazzo per bene” nel caso specifico non è un luogo comune: «Lo si dice per tutti – ammette Palmieri – ma in questo caso è la pura verità. Era molto schivo con i dirigenti ma i compagni di allora ti dicono tutti che era molto scherzoso e simpatico. Inoltre già parlava tre lingue e quando si andava a fare dei tornei internazionali gli competeva il compito di comunicare con gli arbitri o con gli addetti delle varie strutture».

Nel primo spogliatoio giallorosso frequentato dal centrocampista, si ritrovarono tanti futuri calciatori professionisti: «Oltre a lui c’erano Zalewski, Calafiori, Tripi e anche Flavio Cobolli che si divideva tra il tennis e il calcio ma poi scelse la racchetta per il suo avvenire». Proprio il tennista è uno dei migliori amici di Edo ed è comprensibile che sia tra quelli più sconvolti per quanto accaduto domenica sera a Firenze: «Mio figlio è ancora sotto choc per quello che è successo ad un suo amico fraterno – commenta papà Stefano – in tanti lo hanno contattato ma in questo momento non se la sente di parlare. Andremo a trovare Edoardo che sembra star meglio e questa è la cosa più importante». Un’amicizia che si è alimentata con il tempo: «All’inizio Bove giocava a tennis e Flavio a calcio poi hanno vissuto quel periodo insieme nello spogliatoio di Trigoria, dopodiché i ruoli si sono invertiti e mio figlio ha scelto la strada che è stata anche la mia. Sono due ragazzi che stanno facendo due bellissime carriere e ci auguriamo che Edo possa riprendere la sua al più presto».

Giovane saggio

Altra figura fondamentale, nel cammino del calciatore è stato Alberto Bollini tecnico dell’under 19 azzurra che ha allenato il centrocampista romano quando era alla guida dell’under 20: «Edo è uno sportivo vero. Ho scelto di convocarlo e di affidargli la fascia di capitano perché è un uomo e un calciatore fantastico». Per Bollini una delle sue doti migliori è il suo attaccamento alla maglia: «So quanto abbia sofferto nel passaggio dalla Roma alla Fiorentina per l’amore che ha verso i colori giallorossi». Quando Mourinho decise di aggregare Bove nella prima squadra della Roma, Alessio Scarchilli era nell’area scouting del club: «L’allenatore portoghese rimase impressionato dal suo carattere. Lui è l’eccezione del giovane che riesce ad affermarsi nel professionismo senza bisogno di uno step intermedio».

Iscritto al corso di Economia e Management della Luiss, è uno degli sportivi che ha aderito alla “Dual Career”, il programma pensato per conciliare l’attività agonistica con la formazione universitaria. A farlo debuttare con l’under 21 italiana, fu Paolo Nicolato oggi ct della Lettonia: «Gli voglio bene in modo particolare, verso di lui puoi provare solo sentimenti positivi. Non conosco i suoi genitori ma se cresci un figlio così vuol dire che sei stato bravo. È stato un punto di riferimento per quello spogliatoio e lo sarà in tutti i gruppi di cui farà parte, magari anche inconsapevolmente. Uomini come lui rendono felice di fare questo mestiere». L’attuale ct dell’under 21, Carmine Nunziata, a margine del sorteggio per la fase finale del prossimo europeo, ha invece commentato così il malore che ha colpito il suo calciatore: «Il nostro pensiero è rivolto soltanto a Edoardo e alla sua famiglia. Speriamo in una sua pronta guarigione e lo aspettiamo in campo».

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Vetture con il fermo abbandonate per strada, arriva una legge per rimuoverle zingari

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Vetture con il fermo abbandonate per strada, arriva una legge per rimuoverle zingari

Finalmente una legge per sgombrare le nostre strade dalle auto fantasma! Ora passa al Senato. Meloni e Pd uniti contro il degrado urbano. #Roma #DecoroUrbano #Politica #Legge #AutoAbbandonate

Rimuovere i veicoli abbandonati nelle strade sarà più facile. Lo prevede una legge passata alla Camera, che ora attende il via libera definitivo da parte del Senato. Sul testo a prima firma Gaetana Russo (FdI) si è trovata un’intesa con le opposizioni – anche il deputato dem Andrea Casu aveva presentato una sua proposta, poi confluita in quella “meloniana” – tanto che la legge è stata votata all’unanimità. La novità principale sta nel fatto che potranno essere rimosse anche le vetture su cui grava un fermo amministrativo, ossia “bloccate” perché utili a pagare un credito. Solo che spesso, rimanendo abbandonate in strada a lungo, sono di fatto senza valore. E così, oltre non poter essere vendute per ripagare il debito, finiscono per occupare un parcheggio e aumentare il degrado.

IL COMMENTO

«Ogni giorno, anche nelle periferie di Roma, ci troviamo di fronte a troppi veicoli fuori uso abbandonati sulle strade – commenta il dem Andrea Casu – che rappresentano anche un rischio per l’ambiente e la sicurezza pubblica». Per Casu, il voto del Parlamento rappresenta «un segnale importante, perché rimuovere queste carcasse senza valore significa restituire spazi pubblici alla cittadinanza e contribuire alla transizione ecologica e sociale». Mentre per la “meloniana” Gaetana Russo questa legge risolve uno stato di incertezza, in quanto «c’era già una circolare dell’Aci che subordinava la rimozione del veicolo a una certificazione del pubblico ufficiale, chiamato ad attestare che il mezzo era troppo vecchio e malandato per essere utile al creditore. Noi prendiamo quel principio di buon senso e gli diamo una veste giuridica, sottraendolo alla discrezionalità e accelerando il procedimento. Poi mettiamo dei paletti, vietando ad esempio ai proprietari i benefici legati alla rottamazione o eliminando la cancellazione in caso di radiazione per esportazione all’estero, dove il mezzo potrebbe essere smontato e venduto a pezzi sul mercato nero. Infine, abbiamo alzato le sanzioni per i centri di demolizione e modificato un decreto ministeriale del 1983, così il costo ricadrà non sui comuni ma sui privati».

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Si tratta di atti superati: il declino degli standard etici nella politica moderna

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Si tratta di atti superati: il declino degli standard etici nella politica moderna

Continuano le segnalazioni sulle pec indirizzate dal Municipio I agli edicolanti del Centro che sono stati giudicati “non compatibili” con le regole, ossia con il codice della strada e il regolamento Cosap. Le lettere inviate ai giornalai passano in rassegna le singole difformità: ad esempio al giornalaio Roberto Gregori di viale Giulio Cesare viene contestato che «la struttura è collocata sullo spartitraffico rialzato con alberature e, quindi, è in contrasto con il Codice della Strada ed il Regolamento Cosap». [“non compatibili” – sembra quasi che le edicole siano degli alieni nella capitale]

IL CONTENUTO

Mentre a Sisay Habtamu Woldegiorgis, proprietario dell’edicola in via XX Settembre, viene detto che la sua edicola «è in contrasto con l’art. 12, comma 3, lett. c del Regolamento Cosap che prevede una distanza di almeno 5 metri dalle chiese». Segue per tutti l_INVito a «presentare al Municipio un progetto di ottimizzazione» entro «30 giorni», con la precisazione che «l’eventuale approvazione del progetto di ottimizzazione (che verrà, poi, eseguito successivamente all’espletamento del bando di gara ed all’assegnazione della nuova concessione) non conferiranno al proponente alcun punteggio ulteriore in sede di bando». [“5 metri dalle chiese” – chissà se Gesù avrebbe approvato]

I COSTI

Di fronte a queste lettere, fonti di Roma Capitale gettano però acqua sul fuoco: in sostanza, la memoria “salva edicole” approvata dalla giunta capitolina giovedì scorso supera questi documenti, che quindi devono ritenersi non più attuali. Una linea di pensiero confermata anche dall’assessore al Commercio del Municipio I, Jacopo Scatà. «Si tratta di lettere precedenti a quell’atto del Campidoglio, dal quale non vogliamo ovviamente discostarci», spiega Scatà al Messaggero, aggiungendo che, in ogni caso, «i lavori di ottimizzazione prospettati dovrebbero essere realizzati dal vincitore della gara dopo il bando Bolkestein e non prima». [“salva edicole” – finalmente qualcuno che si preoccupa di questi eroi urbani] Insomma, la volontà del Municipio del Centro sembra essere quella di adeguarsi alle intenzioni di Roma Capitale, tutelando così i giornalai a rischio nel cuore della Capitale. Mentre i sindacati degli edicolanti continuano a chiedere un tavolo per ragionare insieme sulle possibili soluzioni. #Roma #edicole #burocrazia #politica #viral

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