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Cronaca

CircAfrica tra luci e acrobati in arrivo a Roma

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CircAfrica tra luci e acrobati in arrivo a Roma

Acrobatica, giocoleria, contorsionismo e danza si uniscono per la prima volta a Roma con la magia del Natale. Dal 19 dicembre al prossimo 2 febbraio 2025 “CircAfrica” alzerà il sipario nella Capitale, coinvolgendo 50 artisti africani di fama mondiale sul palcoscenico. Si prevede uno show spettacolare, adatto a tutta la famiglia, con numeri mozzafiato ed un’esplosione di colori, che farà il suo ingresso a Roma dopo una trionfale tournée in Austria e Germania. L’evento promette di abbattere le barriere e creare un mondo fatto di ritmi e musiche travolgenti, in un viaggio tra le arti performative africane in tutte le sue forme.

L’EVENTO DI NATALE

L’evento, realizzato grazie alla Zoppis Productions, leader nella creazione di grandi show per la famiglia, si svolgerà presso l’ex Velodromo dell’Eur, situato in via Oceano Pacifico 162. Sotto il tendone delle meraviglie non saranno presenti animali, ma verrà offerto un prezioso omaggio alla diversità culturale e artistica del continente africano, con artisti provenienti da paesi come Etiopia, Tanzania, Tunisia, Marocco, Kenya, Egitto, Senegal e Sud Africa. Questi talenti, che hanno incantato il pubblico nei più prestigiosi festival internazionali, si preparano a celebrare la forza e la bellezza dello spirito umano attraverso le loro performance. Le note di leggende musicali come Fela Kuti, Miriam Makeba e Youssou N’Dour si intrecceranno con quelle di artisti contemporanei come Gloria Gaynor, Bob Marley, Shakira, Steve Wonder e Le Chic, offrendo un mix irresistibile di tradizione e modernità.

UN MESSAGGIO DI UNITÀ

«Il circo ha il potere di cambiare il mondo – affermava Nelson Mandela – Ha il potere di ispirare. Ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose fanno». Le parole del primo presidente nero della Repubblica Sudafricana continuano a risuonare come un eco all’interno del circo in Africa, che condivide lo stesso spirito di speranza, unità e resilienza. Questo straordinario evento, sostenuto dalle ambasciate africane in Italia e patrocinato dal Mic, Ministero dello Spettacolo Italiano, è fortemente voluto dal Ministero della cultura africano. “CircAfrica” rappresenta un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, trasportando gli spettatori nel cuore pulsante dell’Africa, grazie a numeri che sfidano la gravità e performance che toccano l’anima, il tutto accompagnato da un fantastico gioco di scenografie in 3D e luci straordinarie.

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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