Attualità
Commissione di Morassut: “Qualcuno di cui Emanuela e Mirella si fidavano le ha rapite”
A sei mesi dall’inizio delle audizioni sui casi di scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, la commissione bicamerale d’inchiesta prosegue il suo lavoro. Il deputato e vicepresidente della commissione, Roberto Morassut, ha guatato sullo stato attuale dei lavori, ponendo l’attenzione sull’architettura criminale legata alle scomparse delle due ragazze avvenute nel 1983.
Stato dei Lavori della Commissione
La commissione si trova nella fase di ascolto, un momento cruciale che sta rivelando aspetti nuovi e potenzialmente utili alla comprensione dell’intero quadro. In un contesto di grande interesse, il presidente De Priamo ha confermato che le attività continueranno per tutta la durata della legislatura, con l’obiettivo di giungere a redigere relazioni conclusive significative.
Rapporti con le Autorità Vaticane
Nelle recenti audizioni, il comandante della gendarmeria del Vaticano, Domenico Giani, ha confermato l’esistenza di un dossier sul caso Orlandi, rafforzando l’importanza della collaborazione tra la commissione e le autorità vaticane. La possibilità di accesso ai documenti è stata accolta con favore in alcuni casi, ma richiede prudenza data la delicatezza del procedimento.
Considerazioni finali e Prospettive
La commissione si muove con cautela, determinata a leggere un pezzo di storia italiana complesso e stratificato. Riconoscendo che l’architettura criminale dietro questi eventi potrebbe spiegare molte delle dinamiche, si auspica una collaborazione continua tra i vari enti coinvolti. Con l’obiettivo di fare chiarezza su queste vicende, il lavoro prosegue senza sosta, con la speranza di avvicinarsi progressivamente alla comprensione della verità.
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