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Cronaca

Concerto omaggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma a dieci anni dalla scomparsa di Manuel De Sica

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Concerto omaggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma a dieci anni dalla scomparsa di Manuel De Sica

Nella capitale italiana, il ricordo del compositore Manuel De Sica prende vita questa sera con un evento dedicato presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. In occasione del decimo anniversario dalla sua scomparsa, alla guida dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Santa Cecilia ci sarà il maestro Flavio Emilio Scogna, accompagnato da Christian De Sica, fratello minore di Manuel.

Omaggio Musicale a Manuel De Sica

Il programma della serata sarà arricchito da una selezione di opere di De Sica, suddiviso in due atti. La prima parte, introdotta dal critico Enrico Magrelli, vedrà un’originale suite tratta da colonne sonore di film come “Al Lupo al lupo,” “Tre,” e “Dellamorte Dellamore,” oltre a “A Place for Lovers,” colonna sonora de “Amanti,” diretta dal padre Vittorio De Sica. Christian De Sica presterà la sua voce per l’occasione.

Un Viaggio tra Cinema e Musica

La seconda parte del ricordo prenderà il via con “Filmusic,” inclusa nel disco “A Life in Music,” proseguendo con la colonna sonora di “Una breve vacanza” e concludendo con la suite celebre del film “Il giardino dei Finzi-Contini.” Quest’ultima, un’opera diretta da Vittorio De Sica, portò a una nomination agli Oscar nel 1971. Verranno inoltre eseguite le colonne sonore di altre opere come “Lo chiameremo Andrea” e “Il viaggio.”

Manuel De Sica, nato nel 1949, figlio di Vittorio De Sica e Maria Mercader, cominciò la sua carriera nel mondo della musica a vent’anni. Tra i suoi lavori più importanti nel cinema italiano figurano collaborazioni con registi di spicco quali Steno e Mario Camerini. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra cui il Globo d’oro e il David di Donatello. Anche al di fuori del cinema, ha composto musica sinfonica e da camera.

Nel 2013 ha dedicato un libro al padre intitolato “Di padre in figlio.” Il figlio Andrea continua il legame con il cinema, seguendo la via intrapresa dal nonno.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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