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Condanna a 24 anni di carcere per Pietro Ialongo nell’omicidio di Romina De Cesare
La Corte d’Appello ha confermato la condanna a ventiquattro anni di carcere per Pietro Ialongo, l’uomo che ha ucciso l’ex compagna Romina De Cesare il 3 maggio 2022, infliggendole quattordici coltellate a Frosinone. I giudici hanno rigettato la richiesta di escludere le aggravanti legate ai comportamenti persecutori, sottolineando che l’uomo aveva inferto alla 36enne oltre 200 chiamate al giorno. Questi comportamenti sono stati indicati come fattori determinanti che hanno portato al femminicidio. In aggiunta, è stata respinta anche la richiesta di una nuova perizia psichiatrica per Ialongo, che è stato rinvenuto seminudo dai carabinieri sulla spiaggia di Sabaudia dopo l’omicidio.
Dettagli sulla relazione
Romina De Cesare e Pietro Ialongo hanno condiviso una relazione durata dodici anni. Entrambi originari di Acerra al Volturno, si erano trasferiti a Frosinone, dove avevano affittato un appartamento in via del Plebiscito. Tuttavia, con il passare del tempo, la situazione nella coppia è deteriorata. Romina, non accettando più la relazione, ha preso la decisione di lasciare Ialongo, il quale ha reagito con comportamenti sempre più aggressivi. L’uomo ha iniziato a perseguitarla, contattandola incessantemente e presentandosi frequentemente sul luogo di lavoro della donna.
La sera dell’omicidio
Le cose sono degenerate ulteriormente quando Romina ha iniziato una nuova relazione. Ialongo, geloso e determinato a mantenere il controllo, ha intensificato le sue persecuzioni. Il 3 maggio 2022, dopo aver trovato la donna al proprio ritorno a casa, i due hanno avuto un acceso confronto. In un momento di furia, Ialongo ha estratto un coltello, mettendo fine alla vita di Romina De Cesare in un atto di violenza inaccettabile.