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Cronaca

Controllo delle ruote prima della partenza

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Controllo delle ruote prima della partenza

Ai Colli Portuensi, la banda del chiodo colpisce nuovamente, creando gravi disagi tra le vetture parcheggiate. I residenti segnalano quotidianamente di aver subito danni simili ai loro veicoli.

Infatti, le immagini che ritraggono i disagi causati da ruote forate deliberatamente sono diventate sempre più frequenti sui social. Gli utenti avvertono di prestare particolare attenzione: «Controllate bene le ruote prima di sedervi e mettere in moto – scrive un utente – mettono il chiodo appoggiato di taglio, e quando partite di retromarcia lo stesso si infila nello pneumatico».

Reazioni dei residenti

In mezzo alla frustrazione di chi ha subito i danni si distingue un tono ironico, tipico della cultura romana: «Magari sarà quarche gommista che deve tira su ‘n paio de piotte pe fa Natale». Un altro utente avanza una riflessione più seria: «Perché non piantarli direttamente?». La risposta non si fa attendere: «Perché – spiega un altro commentatore – sarebbe impossibile bucare un copertone XL doppia rete».

Possibili soluzioni

Le sole misure che sembrano praticabili per gli abitanti di Via dei Colli Portuensi e delle zone limitrofe includono campagne di sensibilizzazione destinate a informare i cittadini sui rischi e sulle conseguenze di tale fenomeno. Si richiede anche un incremento della presenza delle forze dell’ordine per intensificare i controlli, specialmente nelle ore notturne, al fine di scoraggiare comportamenti vandalici. Un’altra proposta è l’installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree più colpite, con la speranza di identificare i responsabili di queste azioni vandaliche.

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Incertezze sul futuro delle auto elettriche

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Incertezze sul futuro delle auto elettriche

Giallo a Roma: 17 Tesla sono andate distrutte in un incendio divampato poco prima dell’alba di oggi in una concessionaria in zona Est. Alle 4:30 circa, i vigili del fuoco di Roma sono intervenuti nella concessionaria Tesla di via Serracapriola a Torrenova per domare l’incendio che stava divorando le 17 costose autovetture elettriche.

Il rogo ha parzialmente coinvolto anche il capannone dove erano parcheggiate altre autovetture. Non si registrano persone coinvolte, ma si indaga sulle cause che hanno scatenato il rogo notturno.

LA RICOSTRUZIONE

Sono dunque 17 le Tesla andate distrutte o seriamente danneggiate nell’incendio divampato all’alba. Le macchine elettriche erano all’interno di un autoconcessionario quando sono state avvolte dalle fiamme. L’allarme lanciato alle 4:30 circa ha fatto arrivare sul posto a Torrenova, nel quadrante est della Capitale, le squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti della Rustica e Frascati con al seguito due Autobotti e il Carro autoprotettori. Le fiamme hanno interessato parzialmente la struttura in cui erano parcheggiate le autovetture. Sul posto le forze dell’ordine, gli agenti della polizia di Roma.

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«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

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«Richiesta di segnalazione per strutture abusive»

L’assessore capitolino Alessandro Onorato ha avviato una nuova fase della lotta contro le keybox abusive utilizzate dai B&B, coinvolgendo gli amministratori di condominio. Attraverso una lettera inviata ai gestori di immobili privati, l’assessore ha sottolineato la necessità di rimuovere le cassette posizionate in «aree private che affacciano su spazi pubblici e che sono tutelate dai medesimi vincoli».

L’inconveniente

Le keybox, nonostante semplifichino l’accoglienza degli ospiti tramite un codice d’apertura, compromettono la verifica dei dati identificativi dei soggiornanti, contravvenendo all’obbligo stabilito dall’articolo 109 del Tulps. Inoltre, la loro presenza indiscriminata danneggia l’estetica del Centro storico. Nella precedente “fase 1”, sono state rimosse keybox in aree pubbliche grazie alla collaborazione con vigili urbani e Ama. Onorato ha recentemente incontrato le associazioni di amministratori di condominio per chiedere «una collaborazione concreta per garantire la tutela del patrimonio storico, culturale ed architettonico di Roma e, al tempo stesso, per aggiungere qualità e valore all’accoglienza turistica».

Il via libera

Le keybox sono ritenute incompatibili con il regolamento di Polizia urbana, che vieta l’apposizione di lucchetti e oggetti su beni pubblici. L’amministrazione di Roma partirà dunque con le rimozioni per evitare problematiche legali; precedentemente, infatti, la procura di Roma aveva bloccato le operazioni per garantire accertamenti sui check-in. I proprietari che non si adegueranno potrebbero affrontare sanzioni elevate, che includono una multa di 400 euro oltre ai costi per la rimozione. Oggi, Onorato incontrerà la vicesindaca di Barcellona, Laia Bonet Rull, per un sopralluogo durante il quale saranno rimosse keybox abusive.

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