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Cronaca

Fiamme appiccate alla porta: cosa è successo?

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Fiamme appiccate alla porta: cosa è successo?

Attentato incendiario in uno studio legale ai Parioli

Un attentato incendiario ha scosso il quartiere dei Parioli nella tarda mattinata di lunedì, quando ignoti hanno dato fuoco alla porta dello studio legale Saltelli – Testa – Valente. Situato in un’elegante palazzina di viale Parioli, lo studio è noto per la sua attività nel campo civilistico e fallimentare. Il principio d’incendio, causato da un panno imbevuto di liquido infiammabile, è stato fortunatamente estinto dai vigili del fuoco prima che si propagasse ulteriormente. L’attacco è avvenuto poco dopo le 13, approfittando della momentanea assenza del portiere.

Le reazioni dallo studio legale

Gli avvocati dello studio, tra cui numerosi collaboratori, si sono dichiarati certi che il bersaglio fosse la loro attività professionale. “Non abbiamo ricevuto minacce o altro che possa essere ricondotto a quanto accaduto”, hanno commentato. Nonostante il timore causato dall’attacco, non ci sono stati feriti. La polizia, insieme alla Digos, ha avviato un’indagine per far luce sull’evento, intensificando la sorveglianza nel quartiere.

La ricostruzione dell’incidente

Le forze dell’ordine hanno confermato la matrice dolosa dell’attentato, dopo avere rinvenuto tracce del materiale incendiario. Un panno bagnato con alcol o benzina è stato posizionato davanti alla porta, innescando l’incendio con l’ausilio di un accendino. Gli agenti e i vigili del fuoco hanno prontamente domato le fiamme, evitando il peggio. Negli uffici, presenti solo alcuni avvocati, è stato dato l’allarme immediato.

Le indagini in corso

Gli inquirenti stanno cercando di determinare se l’atto rappresenti un’intimidazione o una minaccia verso l’attività dello studio legale, specializzato in casi di fallimento di grandi società. Il sistema di videosorveglianza della palazzina potrebbe rivelarsi cruciale per le indagini, offrendo immagini che potrebbero identificare l’autore o gli autori. Il sospetto è che l’azione sia stata preparata in anticipo, considerando la precisione nel tempismo durante l’assenza del portiere. “Abbiamo presentato denuncia e confidiamo nell’esito positivo delle indagini”, concludono dallo studio legale.

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La discussione per un prestito di 60 euro

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La discussione per un prestito di 60 euro

«Aveva qualcosa in mano, mi ha colpito». Queste sono le parole di Matteo, un ragazzo di quasi 17 anni, che non si rende subito conto di essere stato accoltellato durante una lite con un compagno di scuola. Dopo un confronto fisico, il giovane aggressore, più piccolo di lui, scappa con la sua fidanzata, mentre Matteo, inizialmente senza avvertire il dolore, scopre il taglio sul suo costato e si accascia.

I SOCCORSI

Fortunatamente, una dottoressa di passaggio nei pressi di viale Annibal Caro a Frascati, interviene e riesce a mantenere in vita Matteo per 15 minuti, prima dell’arrivo dell’ambulanza. La situazione è critica: il ragazzo ha subito un colpo al cuore e, durante il trasporto al policlinico romano di Tor Vergata, ha un arresto cardiaco. L’aggressore, un ragazzo che compirà 15 anni a settembre, è stato rintracciato e arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Ha dichiarato agli investigatori di aver agito per un debito di 60 euro, ma il coltello, lungo 20 centimetri, è stato ritrovato da lui stesso a poca distanza dal luogo dell’aggressione.

LA DINAMICA

Circa alle 20.30, Matteo e i suoi amici si trovano sui Vialoni, quando l’aggressore e la sua fidanzata si avvicinano. Le tensioni tra i due ragazzi sfociano in una colluttazione, culminata con l’uso del coltello. Un solo colpo inflitto dall’alto fa sì che la lama trafigga un polmone e raggiunga il cuore. Dopo l’aggressione, il giovane scappa, getta il coltello e si reca a casa della fidanzata, estranea alla vicenda. Arrestato alcune ore dopo, confessa rapidamente l’accaduto.

Nel frattempo, la comunità è sotto shock. I familiari delle due famiglie esprimono incredulità: «Siamo sconvolti e addolorati», affermano gli zii dell’aggressore, mentre la cugina della vittima sottolinea l’intenzionalità del colpo inferto, affermando: «L’ha colpito al cuore, voleva ucciderlo». La situazione è monitorata dalle forze dell’ordine, che evidenziano il grave problema dei comportamenti deviati tra i giovani. «Matteo lotta», dicono i medici ai familiari che sperano in un miracolo per riportarlo a casa.

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Annuncio di annullamento del matrimonio e debiti per le spese da parte dello sposo

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Annuncio di annullamento del matrimonio e debiti per le spese da parte dello sposo

A sei giorni dal matrimonio, Carlo e la sua promessa sposa decidono di annullare tutto. Carla ha gestito le penali per la festa e per i fiori della chiesa, bloccando solo i regali della lista nozze non ancora arrivati. Tuttavia, i regali già consegnati, come un frigorifero e un televisore, si rivelano difficili da restituire. Con un approccio responsabile, Carlo ha rimborsato amici e parenti per le spese sostenute, indebitandosi per decine di migliaia di euro.

Il giorno delle nozze, non riuscendo ad avvertire tutti gli invitati, è andato in chiesa per spiegare la situazione a chi si era presentato. Alcuni non gli hanno creduto, pensando fosse uno scherzo.

Negli anni successivi, Carlo racconta che la decisione di non sposarsi è stata positiva per lui: “Il matrimonio mancato mi è servito a lasciare la casa dei miei. La casa presa in affitto per andarci a vivere in due è diventata la mia abitazione da scapolo”. Oggi è felicemente sposato e la sua ex promessa è rimasta una buona amica, nonché amica della sua attuale moglie, con cui esce spesso. Carlo conclude: “Quando mi guardo indietro, penso che la scelta fatta allora sia stata quella giusta”.

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