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Cronaca

«Già raggiunti 12 milioni a ottobre»

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«Già raggiunti 12 milioni a ottobre»

Il Colosseo ha segnato un altro anno da record nel panorama turistico, con un incremento continuo in termini di affluenza che non accenna a rallentare. Dopo la pausa causata dalla pandemia, l’Anfiteatro Flavio continua a posizionarsi tra le mete più ambite dai visitatori di tutto il mondo. Entro fine anno, si prevede il raggiungimento di ben 13 milioni di biglietti venduti.

Incremento dei Visitatori

La tendenza positiva è stata evidente fin dallo scorso anno, con un incremento del 24% rispetto al 2022, periodo nel quale furono venduti 9.312.000 biglietti. L’iniziativa #domenicalmuseo del ministero della Cultura, che prevede ingressi gratuiti, ha ulteriormente incrementato le visite, con il Colosseo che ha registrato 13.691 ingressi, seguito dal Pantheon con 12.564 e la Reggia di Caserta con 11.675.

Nuove Regole per la Bigliettazione

A seguito della nuova gestione avviata da otto mesi per la bigliettazione del Parco archeologico, il bilancio è decisamente positivo. I biglietti nominali sono stati introdotti per contrastare il bagarinaggio e le vendite scorrette. I biglietti non sono modificabili 72 ore prima della visita, regola che non ha scoraggiato i visitatori, come dimostrano le cifre record. Inoltre, è stato deciso di ridurre il numero di visitatori nei gruppi a 25 e limitare i biglietti venduti online ai tour operator a 500 al giorno.

Commenti dal Settore

Stefano Corbari, Presidente della Fiavet, ha commentato che il 2024 è stato un anno di transizione, ma i correttivi apportati hanno migliorato l’efficienza operativa e ridotto le attività illecite. Inoltre, Isabella Calidonna, guida turistica freelance, ha espresso soddisfazione per l’uso della Pec nell’acquisto dei turni per le visite guidate ai sotterranei, migliorando il processo di assegnazione delle fasce orarie disponibili.

Cronaca

Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

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Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)

Lo Scontro Fatale

Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.

Il Tassista e i Test

Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.

Le Indagini della Polizia

Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.

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Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

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Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra

La storia della vittima

Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.

Le indagini sul chirurgo

Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.

Le conseguenze per le pazienti

Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.

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