Attualità
Giubileo 2025, presentato il piano sicurezza: le zone coinvolte e cosa comprende, fra accoglienza e rigore

Il piano di sicurezza per il Giubileo del 2025, che inizierà con l’apertura della Porta Santa il 24 dicembre, è stato ufficializzato dalla Questura di Roma. L’8 dicembre 2024 verrà effettuata una prova generale per assicurare il corretto funzionamento delle operazioni. L’evento coinvolgerà numerose zone, non limitandosi solamente a Roma.
Struttura del Piano Sicurezza
Il piano è stato stilato dopo un’intensa serie di incontri tecnici e prevede un documento di 150 pagine. Sotto la guida del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia, il piano si fonda sui principi di accoglienza, cortesia e rigore. Si prevedono 62 eventi principali, ciascuno con livelli diversificati di sicurezza. Oltre alla partecipazione delle forze dell’ordine, il piano prevede il supporto dell’esercito e di reparti specializzati per contrastare il terrorismo e garantire la sicurezza del Tevere e delle infrastrutture cibernetiche fondamentali.
Zone Coinvolte
Il piano interessa un vasto network, dagli aeroporti vicini al porto di Civitavecchia fino agli itinerari viari e ferroviari, comprese le metropolitane. Le aree intorno alle basiliche sono particolarmente attenzionate con pattuglie dedicate.
Sicurezza nel Centro Città
Il centro storico di Roma vedrà una sicurezza rinforzata, con pattuglie in punti strategici e la collaborazione tra Reparti Prevenzione Crimine, Squadre di intervento rapido e Polizia Locale. Saranno attivate anche pattuglie congiunte di polizia internazionale, specialmente durante il Giubileo dei Giovani.
Gli uffici mobili della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri verranno posizionati in punti chiave come piazza Pia e piazza Risorgimento per fornire assistenza ai pellegrini.
Logistica e Ordinanza per i Bus
Una nuova ordinanza firmata contestualmente prevede agevolazioni per i bus turistici, soprattutto per gite scolastiche e trasporti di persone con disabilità. Le aree della città saranno suddivise con tariffe differenziate per garantire un’accoglienza ordinata e inclusiva.
Attualità
Una 73enne viene azzannata alla mano da un cane, il padrone scappa. Il figlio: “Forse dovrà essere operata”

Momenti di paura a Monteverde lunedì 17 febbraio 2025, quando una donna di 73 anni è stata aggredita da un cane al guinzaglio. Il figlio della vittima, Emiliano, ha dichiarato a Fanpage.it: “Il padrone è scappato via senza prestare soccorso”.
La dinamica dell’incidente
La donna, di nome Patrizia, stava passeggiando con un’amica in via Fonteiana, all’altezza del civico 111, vicino all’istituto Federico Caffè, quando il cane si è avvicinato e l’ha azzannata alla mano, provocandole una ferita che ha iniziato a sanguinare copiosamente. “Mi ha chiamato l’amica che si trovava con lei per dirmi che mia madre era stata azzannata mentre passeggiavano insieme,” ha raccontato Emiliano. Il padrone del cane, dopo aver assicurato che avrebbe chiamato aiuto, ha abbandonato la scena.
L’intervento dei passanti
La situazione ha attirato l’attenzione di alcuni passanti, incluso un giovane che ha attraversato la strada per soccorrere Patrizia. “La ferita alla mano continuava a perdere davvero molto sangue,” ha affermato Emiliano. Mentre il giovane prestava aiuto, il padrone del cane è fuggito. “Il ragazzo che ha soccorso mia madre mi ha detto che dovrebbe trattarsi di una persona che vive nella zona,” ha aggiunto.
Condizioni di Patrizia e denuncia
Dopo l’incidente, il giovane ha fornito una prima fasciatura e ha chiamato i soccorsi: Patrizia è stata portata in ospedale per ricevere cure. Emiliano ha confermato che “ora mia madre sta meglio,” specificando che non ha subito danni ai tendini o alle ossa, ma potrebbe necessitare di un intervento chirurgico per ricostruire la pelle. È stata presentata denuncia contro ignoti, inclusa quella per omissione di soccorso.
Attualità
Arresto di un ricercato internazionale a Roma per il traffico di merce contraffatta dalla Cina alla Colombia

I poliziotti hanno intercettato e arrestato a Roma un 35enne ricercato a livello internazionale per un mandato di arresto con estradizione negli Stati Uniti. Il soggetto, di origini colombiane, era parte di una rete di riciclaggio e traffico di droga e ora si trova nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La rete di riciclatori di denaro
Il trentacinquenne ha fatto parte, per dieci anni, di una rete di riciclatori di denaro e trafficanti di droga guidata da cittadini colombiani con sede a Guangzhou, in Cina. Era direttore generale di una compagnia di navigazione internazionale, coinvolta nel traffico di merce contraffatta. Tra agosto e dicembre 2011, le autorità colombiane hanno sequestrato ventidue container contenenti articoli vari, per un valore complessivo di oltre 54 milioni di dollari.
Intercettato grazie a un sistema di allerta
Le forze dell’ordine internazionali erano sulle tracce del ricercato da anni. Gli agenti del Commissariato Viminale lo hanno identificato grazie al sistema alert “alloggiati”, attivato in un hotel di Roma. Durante un controllo, in collaborazione con il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno verificato l’esistenza di un mandato di arresto provvisorio emesso nel febbraio 2016 dalle autorità statunitensi per il reato di riciclaggio. Negli Stati Uniti, tali reati possono portare a una condanna fino a vent’anni di reclusione.
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