Cronaca
Giubileo, Roma centro del mondo per fedeli e laici
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L’Onorevole Nicola Zingaretti ha rilasciato una serie di riflessioni sul Giubileo in relazione al contesto attuale di Roma e del mondo. In un tempo caratterizzato da conflitti, crisi economiche e sociali, ha affermato: «In una fase drammatica, segnata dalle guerre, dalla crisi economica e sociale e quindi da diseguaglianze e da una profonda paura del futuro, il messaggio del Giubileo – ossia la speranza non delude, questa la denominazione dell’Anno Santo 2025 – renderà Roma la capitale mondiale di una bellissima prospettiva. Capace di disegnare, sia per i credenti sia per i laici, una scala di valori diversi e migliori».
Un ruolo culturale e politico
Zingaretti ha sottolineato l’importanza del Giubileo anche in ambito politico: «Culturale, sicuramente. Ma anche politico, nell’accezione migliore di questa parola. Perché la crisi delle democrazie occidentali sta nella perdita di speranza da parte di milioni di cittadini che si sentono soli e abbandonati. E perdono la fiducia nella possibilità di un futuro migliore. Qui c’è la radice dell’odio e della ricerca del capro espiatorio: nell’assenza, appunto, di una credibile speranza».
L’impegno di Roma
Sottolineando come Roma possa diventare un attore cruciale, ha dichiarato: «Dovremo tutti impegnarci per valorizzare e per rilanciare il messaggio di papa Francesco. Non dobbiamo girarci dall’altra parte, come se questo messaggio non ci interessasse o dovesse interessare soltanto i fedeli in una dimensione religiosa». Ha invitato il mondo laico e la politica a cogliere l’occasione del Giubileo per promuovere politiche concrete: «Il messaggio del Giubileo dovrebbe ispirare anzitutto politiche concrete e coerenza delle istituzioni. A nessuno sfugga l’enormità del gesto di papa Francesco nel dare alloggio ai poveri. Con quell’atto il pontefice, se posso permettermi d’interpretarlo, sta dicendo: non bastano le parole, occorre coerenza e un impegno pratico. Vale per tutti questo invito alla concretezza. E interpella direttamente la politica».
Zingaretti ha condiviso il suo punto di vista su come la politica debba affrontare la crisi attuale, affermando: «Deve sforzarsi sempre di più a pensare a un modello di sviluppo e di crescita che metta al centro la dignità umana, la persona, il bene comune».
Verso un futuro inclusivo
Infine, ha parlato del futuro di Roma e del suo ruolo nel contesto europeo. Ha ricordato una conversazione con papa Francesco, indicando l’importanza di prepararsi non solo per il Giubileo, ma anche per il bimillenario della nascita di Cristo: «Questa, aggiungo io, potrà essere un’altra meravigliosa occasione per rilanciare la proiezione nel mondo di una grande metropoli che, nel tempo degli odii e delle guerre, parla e pratica la pace, la solidarietà e lo sviluppo».
Concludendo, Zingaretti ha messo in evidenza l’importanza del Giubileo per affrontare le sfide contemporanee, affermando che è essenziale per frenare l’egoismo nazionalista e rilanciare il sogno europeo di pace e benessere.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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