Attualità
I laghi di Nemi e di Castel Gandolfo, sempre più a secco d’acqua, sono salvati da un piano da 60 milioni di euro.

Un ingente piano di interventi volto alla tutela dei laghi di Nemi e di Castel Gandolfo è stato reso pubblico dall’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Centrale. La somma destinata a questa causa ammonta a sessanta milioni di euro, con l’obiettivo di salvaguardare questi importanti bacini dei Castelli Romani.
Dettagli del piano
Nel mese di gennaio 2024 è stato istituito un tavolo tecnico che ha portato allo sviluppo di un piano per affrontare le problematiche legate ai laghi di Albano e Nemi. Come dichiarato dall’Autorità, il fine è di “tutelare le risorse idriche e proteggere gli ecosistemi dei laghi”, attraverso il miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture idriche e la riduzione delle perdite. Nel progetto sono coinvolti diversi soggetti con responsabilità di coordinamento.
Cause e interventi
Gli interventi concreti includeranno misure per alleviare la pressione sui laghi riducendo di oltre 5 milioni di metri cubi d’acqua l’anno l’estrazione dai bacini. Questo processo, sostenuto da vari responsabili locali e tecnici, è stato reso necessario dal progresso dei cambiamenti climatici, dall’incremento demografico nel territorio (da 210mila abitanti negli anni ’70 a 356mila nel 2023) e dall’impermeabilizzazione del terreno, che hanno provocato l’abbassamento delle acque lacustri.
Azioni future
Gli sforzi per risolvere tale situazione prevedono il recupero di oltre 5 milioni di metri cubi d’acqua entro un periodo di 24-36 mesi, con fondi disponibili a partire dal 2025. Gli interventi in corso mirano già a migliorare il servizio, riducendo le perdite e il prelievo ambientale, secondo quanto riportato da Acea Ato 2.
Un simbolo tangibile del calo delle acque è riscontrato a Castel Gandolfo, dove i piloni costruiti per le Olimpiadi di Roma 1960 sono ora in vista di oltre 7 metri, rappresentando un pericolo che il Comune intende affrontare demolendoli per motivi di sicurezza.
Attualità
Affitti esorbitanti a Roma per i funerali di Papa Francesco monolocali a cinquemila euro a notte

AffittiFolliARoma: Scopri come i prezzi degli affitti stanno impazzendo per i funerali di Papa Francesco, con monolocali che sfiorano i 5.000 euro a notte!
In una Roma già affollata di turisti e fedeli, il recente annuncio dei funerali di Papa Francesco ha scatenato una vera e propria corsa all’oro per gli affitti, trasformando la Città Eterna in un mercato immobiliare da capogiro. Immaginate di dover sborsare una fortuna solo per un posto letto durante un evento storico: è proprio ciò che sta accadendo, attirando l’attenzione di curiosi e investitori da tutto il mondo.
Prezzi da capogiro
Con la domanda che esplode per alloggi temporanei, i proprietari stanno offrendo monolocali a prezzi esorbitanti, come i “5mila euro a notte” menzionati in recenti segnalazioni. Questa escalation non è solo un’anomalia, ma un fenomeno che sta generando dibattiti su accessibilità e speculazione nel settore immobiliare romano.L’impatto sulla città
La città si prepara a un afflusso massiccio di visitatori, e questo sta spingendo i prezzi alle stelle, influenzando non solo i residenti ma anche l’economia locale. Esperti del settore osservano come eventi di tale portata possano alterare il mercato, lasciando tutti a chiedersi: quanto durerà questa bolla?
Attualità
Pannelli crollano in Galleria Giovanni XXIII paralizzando il traffico romano

RomaInCaos Scopri come la caduta improvvisa di due pannelli ha bloccato la Galleria Giovanni XXIII, scatenando un inferno di traffico a Roma e lasciando migliaia di pendolari a chiedersi cosa succederà dopo!
La capitale italiana è stata colpita da un evento inaspettato che ha trasformato una routine quotidiana in un vero rompicapo. La Galleria Giovanni XXIII, una delle arterie principali della città, è stata chiusa d’urgenza dopo che due pannelli si sono staccati, creando non solo pericoli immediati ma anche una curiosità diffusa tra i cittadini su cosa abbia potuto causare un simile incidente. Immagina di essere bloccato in coda per ore: è proprio ciò che sta accadendo ora, con il traffico che si è ingolfato in modo spettacolare.
Le Cause dell’Incidente
Le autorità hanno confermato che la caduta dei pannelli è stata il motivo principale della chiusura, un evento che ha immediatamente catturato l’attenzione di tutti. ‘Traffico in tilt’ è l’espressione che meglio descrive la situazione, con code chilometriche che si estendono per la città, spingendo i romani a cercare alternative creative per muoversi.L’Impatto sulla Città
Mentre le indagini procedono, il caos ha già influenzato la vita quotidiana di migliaia di persone, con ritardi che potrebbero durare giorni. Gli esperti stanno analizzando ogni dettaglio per prevenire futuri problemi, ma una cosa è certa: questo episodio ha acceso la curiosità su quanto sia fragile l’infrastruttura urbana di Roma. Che cosa scopriremo nei prossimi aggiornamenti?
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