Attualità
Il falso testamento di Teodosio Losito visto dal fratello: “Impossibile non abbia pensato a me e mia figlia”

Il fratello dello sceneggiatore Teodosio Losito, morto suicida nel 2019, ha commentato la recente notizia riguardante la presunta falsificazione del testamento del defunto. Giuseppe Losito ha dichiarato: “Questo spiega tutto”.
In un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Giuseppe Losito ha espresso il suo scetticismo riguardo al fatto che il fratello non avesse considerato lui e sua figlia Giulia nella sua eredità. “In cuor mio era sempre apparso strano che Teo, mio fratello, non avesse pensato a me o mia figlia Giulia,” ha affermato, sottolineando i progetti futuri del fratello, come il trasferimento a Milano e l’apertura di un’attività. “Teneva tantissimo a sua nipote. Sin dal giorno che le fece da padrino al battesimo, ha sempre detto che si sarebbe occupato di Giulia come se fosse stata sua figlia e avrebbe pensato lui a tutto. Le diceva che quando avesse parlato bene l’inglese, l’avrebbe portata a New York.”
Giuseppe Losito ha intrapreso da anni una battaglia legale contro Alberto Tarallo, compagno di Teodosio e unico beneficiario dei suoi beni. Ha ribadito la convinzione che il fratello non lo avrebbe mai escluso dal testamento. “Questo lo dico per quello che è stato il vissuto con mio fratello, le confidenze fatte e i progetti futuri. A tal proposito una volta mi disse: ‘Pino quando andrai in pensione possiamo fare qualcosa insieme’.”
Il testamento e le nuove rivelazioni
Un nuovo sviluppo nella vicenda ha rivelato che il testamento contestato, nel quale Teodosio Losito aveva lasciato circa cinque milioni di euro al compagno, è stato considerato un falso da una perizia grafologica. Questa scoperta potrebbe stravolgere l’esito del processo pendente contro Tarallo, sollevando interrogativi sull’autenticità della volontà espressa dallo sceneggiatore. La decisione di escludere la propria famiglia dall’eredità ha suscitato incredulità e domande all’interno della famiglia Losito, che non aveva mai compreso tale scelta.
Attualità
Il Roseto Comunale di Roma riapre il 21 aprile con orari aggiornati e regole per le prenotazioni, un diversivo tra i soliti disastri cittadini

Roma si risveglia con i suoi petali in fiore: il roseto comunale riapre il 21 aprile, sfidando la solita burocrazia italiana con un tocco di ribellione primaverile. Mentre i politici litigano, almeno i fiori offrono un po’ di bellezza gratuita – o quasi, con prenotazioni obbligatorie. Pronti a profumare l’aria di scandalo verde?
Il roseto comunale di Roma, uno dei tesori nascosti della Città Eterna, sta per tornare accessibile al pubblico a partire dal 21 aprile. Dopo mesi di chiusura, questa oasi di colori e profumi promette di attirare visitatori ansiosi di evadere dalla routine urbana. "Gli orari aggiornati e come prenotare le visite" saranno essenziali per godersi lo spettacolo, con ingressi regolati per evitare assembramenti – perché, si sa, in Italia l’ordine è sempre un optional.
Orari e Accessibilità
Il roseto aprirà con orari flessibili per adattarsi alle belle giornate primaverili, garantendo che tutti possano ammirare le rose senza troppi intoppi. Ma attenzione: la prenotazione è d’obbligo, un piccolo prezzo da pagare per un po’ di pace tra i fiori, lontano dalle solite chiacchiere da bar su tasse e ritardi.
Come Prenotare
Per assicurarsi un posto, i visitatori dovranno seguire procedure semplici ma rigorose, come indicato dalle linee guida ufficiali. "Come prenotare le visite" potrebbe includere app o siti web, rendendo l’esperienza un mix di natura e tecnologia – perché nel 2024, anche i petali hanno bisogno di un codice QR.
Consigli per i Visitatori
Non perdetevi l’opportunità di scattare foto mozzafiato o semplicemente rilassarmi tra le aiuole: è un promemoria che, nonostante le bizze della politica, Roma sa ancora come stupire. Ricordate, però, di rispettare le regole per mantenere intatto questo gioiello urbano.
Attualità
Dove ignorare le feste: l’elenco dei supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma

Mentre la Pasqua si avvicina, i romani si trovano di fronte a un dilemma eterno: tra uova di cioccolato e carrelli della spesa, quali supermercati e centri commerciali resteranno aperti per soddisfare la fame di acquisti? Con l’immagine di un’affollata cassa di supermercato che fa da sfondo, "quali sono i supermercati e centri commerciali aperti a Pasqua e Pasquetta a Roma" diventa la domanda del momento, un mix di tradizione e consumismo che non risparmia nemmeno le feste.
Pasqua a Roma: Supermercati aperti nonostante le feste? Scopri quali resteranno operativi per lo shopping last-minute, perché chi si ferma è perduto! #Pasqua #Roma #CentriCommerciali #ShoppingFestivo
Orari e Aperture Tipiche
In città come Roma, dove il commercio non dorme mai, alcuni supermercati e centri commerciali sfidano le chiusure festive con orari estesi, attirando folle di acquirenti affamati di offerte. È un fenomeno che sottolinea come, in tempi moderni, le tradizioni si adattino al ritmo frenetico della vita quotidiana.
Impatto sul Consumatore
Per i romani, sapere quali luoghi rimarranno accessibili significa bilanciare famiglia e spesa, con un tocco di ironia: mentre alcuni criticano l’invasione del commerciale nelle feste, altri lo vedono come una benedizione per evitare code post-pasquali. È un dibattito che, con un pizzico di sarcasmo, mette in luce quanto siamo tutti un po’ schiavi delle promozioni.
Consigli per gli Acquisti
Se state pianificando una gita Pasquetta, controllate gli orari per non ritrovarvi con il carrello vuoto: è sempre meglio essere preparati, soprattutto in una metropoli dove il "fai-da-te" incontra il sacro e il profano.
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