Attualità
Il figlio di Andrea Purgatori: “Anche uno specializzando può leggere facilmente i referti”
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Indagine sulla morte di Andrea Purgatori
Un’inchiesta è in corso sulla morte del giornalista Andrea Purgatori, a seguito delle dichiarazioni del figlio Ludovico riguardo a presunti errori medici che avrebbero condotto al decesso.
Discrepanze Diagnostiche
Ludovico Purgatori ha rivelato che le risonanze cerebrali a cui era stato sottoposto il padre non indicavano metastasi cerebrali, come inizialmente diagnosticato, ma ischemie. Questa errata interpretazione avrebbe portato a trattamenti inadeguati, distogliendo l’attenzione da una patologia cardiologica di cui soffriva.
Denunce contro i Medici
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i figli del giornalista hanno denunciato quattro medici. I professionisti sanitari, tra cui Gianfranco Gualdi, Claudio Di Biasi, Maria Cristina Colaiacomo, e il cardiologo Guido Laudani, sono ora al centro delle indagini per omicidio colposo. L’accusa sostiene che una diagnosi affrettata e superficiale abbia contribuito al peggioramento delle condizioni di Purgatori.
Errori nelle Valutazioni Mediche
Gli esperti sostengono che Guido Laudani avrebbe frainteso i risultati dell’esame Holter, collegando erroneamente l’embolizzazione multiorgano con un episodio di fibrillazione atriale. Le perizie indicano che Andréa Purgatori, pur affetto da metastasi diffuse, sarebbe deceduto a causa di un’endocardite, che, se trattata tempestivamente con antibiotici, avrebbe potuto prolungare la sua vita.
Attualità
Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma
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Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.
Incendio e fuga di fumo
Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.
Condizioni critiche del personale
La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Attualità
Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga
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Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.
Incendio del carro allegorico
Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.
Dettagli sui feriti
Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.
Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.
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