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Il giorno prima dell’operazione a Margaret Spada, lo studio: “Domani puoi mangiare e bere”

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Il giorno prima dell’operazione a Margaret Spada, lo studio: “Domani puoi mangiare e bere”

Secondo quanto emerge da alcune comunicazioni, la giovane siciliana Margaret Spada, deceduta il 7 novembre scorso a seguito di un intervento al naso, avrebbe avuto autorizzazione a “mangiare e bere” nel giorno dell’operazione. Lo studio dei medici Procopio, ora sotto sequestro, è al centro delle indagini in corso.

Comunicazioni pre-intervento

“Domani puoi mangiare e bere”. È quanto emerge dalle chat tra Margaret Spada e la collaboratrice dello studio medico Procopio, inviate un giorno prima dell’intervento chirurgico. I dottori Marco e Marco Antonio Procopio sono attualmente indagati per omicidio colposo. La conversazione, come ipotizzato dagli inquirenti, potrebbe aggravare la posizione della collaboratrice, che gestiva i contatti con i pazienti.

Testimonianze delle pazienti

Diverse pazienti hanno già confermato ai carabinieri del Nas di aver ricevuto messaggi simili dalla collaboratrice. Alcune, di fronte al tragico evento, hanno deciso di annullare l’operazione. Tra le testimonianze raccolte, emerge come le istruzioni della collaboratrice potrebbero essere state un fattore cruciale, con il permesso di ingerire cibo e bevande che potrebbe aver contribuito alla “polmonite ab ingestis” da cui è risultata affetta la giovane, secondo i primi controlli medici.

Indagini sulla morte

Le autorità stanno approfondendo possibili errori nel dosaggio dell’anestetico o l’eventuale presenza di una patologia cardiaca pregressa della giovane. Gli esami proseguono sotto la supervisione del pm attraverso una serie di perizie tecniche fornite da esperti, tra cui un anatomo-patologo e un tossicologo.

Al momento, dalle informazioni raccolte, risulta che nessuno strumento salvavita, come il defibrillatore presente, sia stato utilizzato tempestivamente, nonostante la sua disponibilità. Il funzionario responsabile della rianimazione ne ha segnalato l’inutilizzo durante il soccorso, un dettaglio tutt’ora ignoto e che potrebbe essere di rilevo nelle indagini in corso.

Le autorità competenti stanno inoltre valutando le registrazioni video realizzate dal fidanzato della vittima che potrebbero fornire ulteriori indicazioni sulla dinamica e sui dettagli dell’incidente post-operatorio.

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