Cronaca
Il ladro sapeva tutto di me, io spiato da professionisti

Nelle vicinanze della Capitale si è verificato un furto clamoroso che ha visto come protagonista l’abitazione del coreografo e ballerino Luca Tommassini. Un commando di ladri ha colpito la sua villa di quattro piani, situata nei pressi della via Aurelia, portando via una serie di oggetti di valore. Tra i beni sottratti ci sono i gioielli e gli orologi, ma anche gli ultimi ricordi di famiglia, come l’anello del padre e la fede della nonna. I responsabili del colpo sono sospettati di essere criminali altamente specializzati, capaci di operare con efficienza e rapidità.
Tecnica da professionisti
Secondo quanto riportato, i ladri hanno messo in atto un piano ben studiato, paragonato a un’operazione di assalto a una banca. Sono stati impiegati strumenti per scardinare porte blindate e aprire casseforti, dimostrando una notevole competenza. L’azione è avvenuta in un periodo in cui la casa era vuota, dato che Tommassini si trovava fuori per lavoro e il suo assistente stava per trasferirsi.
Incontro con i ladri
Un momento di tensione si è verificato quando l’assistente Nico è tornato nell’abitazione, trovando la banda di ladri all’opera. Ha provato ad affrontarli, ma si è visto minacciato con armi da fuoco. Sotto shock, ha raccontato la situazione di caos vissuta all’interno della villa. Nonostante la presenza di sistemi di allarme che sarebbero stati completati a breve, i malviventi hanno agito indisturbati.
Sistemi di sicurezza comunitari
La zona, caratterizzata dalla presenza di ville circondate da ampi spazi verdi, dispone di un sistema di comunicazione tra vicini tramite un gruppo WhatsApp per segnalare movimenti sospetti. Eppure, nonostante queste precauzioni, il piano dei ladri è andato a segno senza destare allarmi. Al momento, Tommassini si trova a fare un inventario di quanto andato perduto, mentre rimane aperto il caso per individuare i responsabili del furto.
© 2023 Giornale della Capitale
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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