Cronaca
Il naso lo volevo ritoccare come lei. Non se l’è cercata, non è morta per vanità. È stata ingannata

Margaret Spada, una giovane siciliana di 22 anni, ha perso la vita a seguito delle complicazioni sorte dopo un intervento di rinoplastica nella capitale. A un mese dalla tragica scomparsa, la sorella Manuela si esprime con fermezza per difenderne la memoria. Margaret, dice, non era imprudente; ogni sua decisione veniva presa con serio discernimento e l’operazione era stata programmata dopo meticolose verifiche.
L’attenta scelta del centro
Manuela spiega come la sorella abbia condotto un’indagine dettagliata prima di approdare allo studio medico, rinomato nel settore e scelto anche per le positive recensioni. “Le informazioni provenivano da diversi siti specializzati e dai social, dove i pazienti descrivevano esiti soddisfacenti”, racconta Manuela in un’intervista a Repubblica. Malgrado le rassicuranti testimonianze, la realtà si è rivelata drammaticamente diversa.
Un desiderio coltivato nel tempo
Margaret aveva manifestato il desiderio di modellare il naso fin dalla giovane età, concentrandosi su interventi che garantissero procedure poco invasive. Lo studio in questione era noto per le sue lunghe liste d’attesa, a testimonianza della sua reputazione. Manuela stessa aveva considerato l’idea di sottoporsi alla stessa operazione. Tuttavia, le discussioni con la sorella le hanno dissuase, evidenziando la difficoltà di ottenere un appuntamento prima del 2025.
Con la consapevolezza di quanto accaduto, Manuela esprime il suo sgomento: “Tutto il mio mondo è crollato”, afferma, descrivendo la paura e l’ansia che l’hanno assalita nel tentativo di sostenere i genitori e affrontare il tragico evento. Nessuno avrebbe potuto prevedere un epilogo così drammatico.
Cronaca
Leandro Paredes dà il benvenuto al suo terzo figlio Lautaro

Un compagno gioioso di squadra ha appena accolto un nuovo membro. In un post sui social, il centrocampista della Roma e della nazionale argentina ha scritto: “Vi amo”, esprimendo la sua felicità per l’arrivo del nuovo arrivato nel gruppo.
Cronaca
Giovane si tuffa nel Tevere per sfuggire al Cpr di Bari

Un giovane di 23 anni si è lanciato nelle acque del Tevere pur di non essere riportato al Cpr di Bari. Gli agenti hanno fermato il ragazzo alla stazione di Trastevere e lo hanno portato all’ospedale ex Fatebenefratelli sull’isola Tiberina per attivare le procedure necessarie per il rimpatrio. Durante il trasferimento, il giovane è riuscito a fuggire dal pronto soccorso e a raggiungere le sponde del fiume, gettandosi nel Tevere.
Le forze dell’ordine, con notevoli difficoltà, sono riuscite a recuperarlo e a metterlo in sicurezza. Un poliziotto, nel tentativo di riacciuffarlo, si è rotto un polso.
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