Cronaca
Il nuovo progetto per lo stadio di Roma
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Le scale dell’ingresso di Sisto IV sono state teatro di un incontro atteso da tempo tra il Campidoglio e la Lazio. Alle 9.30 di oggi, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha presentato un progetto di studio di pre-fattibilità per la riqualificazione dello stadio Flaminio, destinato a diventare la nuova casa della Lazio. Dopo una visita di Lotito a Palazzo Senatorio all’inizio di luglio, il Comune aveva già previsto la discussione per la fine di ottobre, dilazionandola poi a fine novembre e inizio dicembre. L’importante, secondo l’assessore allo Sport, Alessandro Onorato, è che si sia finalmente passati dalle dichiarazioni di intenti agli atti protocollati: «Sembra che la Lazio sia passata dalla volontà ai fatti concreti. Mi sembra oggi abbiano chiarito che vogliono iniziare un percorso per arrivare allo stadio».
Il sindaco, Roberto Gualtieri, è stato il primo a lasciare l’incontro, esprimendo soddisfazione per la presentazione del progetto: «È andata bene, il presidente Lotito e il suo team ci hanno mostrato lo studio di pre-fattibilità per la realizzazione della rigenerazione del progetto sullo stadio Flaminio. Un bel progetto, dovrà essere esaminato nel dettaglio ma siamo contenti che sia stato preannunciato che verrà formalmente avviata la proposta innescando quindi la procedura amministrativa».
«ACCELERARE I TEMPI»
Uscendo dall’incontro, Lotito ha affermato: «Hanno apprezzato il lavoro che abbiamo fatto e che evidenzia la volontà da parte della Lazio di riqualificare lo stadio Flaminio salvaguardando quello che è il valore architettonico ma soprattutto il comparto nel quale risiede l’impianto. Non stiamo facendo solo lo stadio della Lazio, ma della città di Roma». Ha aggiunto che l’investimento previsto è di circa 400 milioni di euro.
Quanto ai tempi di realizzazione, Lotito ha commentato: «Adesso c’è un iter burocratico da rispettare, si andrà avanti per step, presenteremo l’istanza ufficiale. Verosimilmente, per la realizzazione, non saranno meno di 3 anni». Riguardo al progetto Roma Nuoto, il presidente ha chiarito: «Noi ci siamo documentati, abbiamo fatto le nostre interlocuzioni per evitare di avere problemi che ci possano rallentare. Noi stiamo dalla parte dell’amministrazione, il nostro approccio è quello di ristrutturare questo bene che è l’unico stadio a Roma fatto esclusivamente per il calcio».
Infine, Lotito ha espresso l’intenzione di rendere la nuova struttura più accessibile durante le partite, con la chiusura delle «zone Ztl» e servizi navetta per i tifosi provenienti da fuori Roma. Ha inoltre sottolineato che il nuovo stadio dovrà diventare un punto di aggregazione per la comunità.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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