Cronaca
Ingressi limitati a 400 turisti per volta

Oggi entra in vigore il numero chiuso per la Fontana di Trevi, recentemente riaperta dopo tre mesi di lavori. È stata inaugurata anche la nuova piazza Pia, pedonalizzata, che aumenta la capacità di San Pietro a 150mila persone per accogliere gli eventi con Papa Francesco. Inoltre, è stata riaperta piazza della Repubblica e proseguono i lavori di riqualificazione in piazza dei Cinquecento, previsti entro il 30 dicembre.
Accesso Contingentato alla Fontana di Trevi
Durante l’inaugurazione della Fontana di Trevi, è stata annunciata una grande novità: nel catino monumentale potranno accedere al massimo 400 persone contemporaneamente. Il sindaco Gualtieri ha dichiarato, «Un numero che rivaluteremo in futuro se sarà necessario», suggerendo la possibilità di introdurre in futuro “un piccolo ticket di ingresso”. Si è parlato di una cifra simbolica, di uno o due euro. L’accesso sarà contingentato tutti i giorni dalle 9 alle 21, con alcune eccezioni per la raccolta delle monete e la pulizia della vasca.
Misure di Sicurezza e Regole
L’assessore Alessandro Onorato ha espresso il suo sostegno per l’accesso limitato, sottolineando l’importanza di gestire i cinque milioni di turisti che visitano annualmente la Fontana. Il personale di Zètema gestirà gli ingressi e le uscite, vietando sedersi sul bordo della vasca e consumare cibo o bevande. Gualtieri ha aggiunto che è stata evidenziata la necessità di proteggere il monumento dai danni causati dai visitatori.
Investimenti e Riqualificazioni
I lavori alla Fontana di Trevi, costati 327mila euro, miravano a contrastare il calcare sul monumento e hanno incluso l’installazione di una passerella. I lavori a piazza della Repubblica, terminati ieri, hanno trasformato l’area con investimenti di 16 milioni di euro. Anche la realizzazione della nuova piazza Pia, prevista per oggi, ha affrontato sfide significative durante gli scavi, fra cui il ritrovamento di un’antica lavanderia romana. La premier Giorgia Meloni parteciperà all’inaugurazione della piazza.
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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