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Inizia il Giubileo, ma non si vede neanche l’ombra del nuovo Porto Crocieristico di Fiumicino

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Inizia il Giubileo, ma non si vede neanche l’ombra del nuovo Porto Crocieristico di Fiumicino

Siamo tornati a Fiumicino, dove è prevista la costruzione di un nuovo porto crocieristico privato, definita “essenziale” per il Giubileo. Tuttavia, l’opera è altamente contestata dal territorio e dagli ambientalisti, e non è stata posata neanche la prima pietra. Nonostante il DPCM Giubileo preveda che le opere essenziali siano pronte entro l’anno giubilare, il maxi porto crocieristico sembra essere in ritardo nei suoi lavori.

Criticità ambientali e infrastrutturali

L’opera, che ospiterà grandi navi da crociera come quelle della Royal Caribbean, solleva preoccupazioni di natura ambientale. I lavori di dragaggio e ripascimento rischiano di compromettere l’equilibrio ecologico dell’area alla foce del Tevere. Inoltre, ci sono dubbi sulle infrastrutture viarie già trafficate, che dovrebbero accogliere l’aumento del traffico turistico. Oltretutto, permane l’incertezza sull’impatto positivo dell’opera sull’economia locale, essendo legata a un turismo mordi e fuggi.

Proteste e assenza di progressi

I comitati, organizzati nel Coordinamento I Tavoli del Porto, continuano a opporsi al progetto, sottolineando la forzatura di legarlo al Giubileo, dal momento che non è stata effettuata alcuna posa della prima pietra. Nonostante le affermazioni della società riguardo alla preparazione delle banchine, i lavori concreti non sono iniziati. Lo scorso 2 ottobre, un tentativo di abbattere i Bilancioni di Fiumicino, storiche case dei pescatori, è stato bloccato da manifestazioni di protesta.

Ritardi e nuovi cronoprogrammi

Il cronoprogramma iniziale del 2019 prevedeva quattro anni per le opere, ma non includeva le necessarie autorizzazioni. Attualmente, il termine per l’ultimazione del lotto Giubileo è fissato per fine ottobre 2025, quindi dopo la fine dell’Anno Santo. Rimane pertanto da chiarire come un porto non ancora realizzato possa essere considerato un’opera essenziale per il Giubileo, suggerendo la necessità di ripensare l’intero progetto.

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

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Incendio appiccato da un detenuto nella sua cella al carcere Regina Coeli di Roma

Un detenuto ha appiccato un incendio nella sua cella al carcere romano di Regina Coeli, mentre un altro si è ferito gravemente al collo. La notizia è stata comunicata dal sindacato Fp Polizia Penitenziaria della Cgil, che ha definito l’episodio come un'”ennesima notte di follia” all’interno dell’istituto penitenziario.

Incendio e fuga di fumo

Il sindacato ha spiegato che il detenuto ha provocato un incendio creando una grossa nube di fumo nella sezione detentiva. Solo l’intervento tempestivo del personale di Polizia Penitenziaria ha evitato conseguenze più gravi. Durante le operazioni di evacuazione, un altro detenuto, probabilmente sconvolto e in preda al panico, si è procurato una grave ferita da taglio al collo.

Condizioni critiche del personale

La Cgil ha sollevato preoccupazioni riguardo alla situazione del personale, avvertendo che è “fortemente in sotto organico”. Il sindacato ha denunciato le “precari e difficili condizioni di lavoro” nella struttura, sottolineando che la Polizia Penitenziaria sta affrontando turni massacranti e operando al di sotto dei livelli minimi di sicurezza. Hanno fatto appello per “interventi urgenti dalle varie Autorità” e hanno chiesto una riforma dell’intero sistema penitenziario che possa affrontare le emergenze e restituire dignità ai lavoratori del Corpo di Polizia Penitenziaria.

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

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Carro distrutto dalle fiamme al carnevale di Pontecorvo, due bimbi ustionati e la folla in fuga

Durante la sfilata della 73esima edizione del Carnevale Ciociaro Pontecorvese a Pontecorvo, provincia di Frosinone, un carro allegorico ha preso fuoco, generando panico tra i presenti. Tre persone, tra cui una donna e due bambini, sono rimaste ferite, mentre un carabiniere ha riportato una lieve ustione.

Incendio del carro allegorico

Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere stato causato da un corto circuito dell’impianto elettrico. Tuttavia, si è successivamente ipotizzato che il rogo possa essere originato da un servizio di effetti scenici che utilizzava fiamme. Testimoni affermano che le fiamme sarebbero state più alte del previsto e, a causa del vento, hanno investito un pupazzo di cartapesta, innescando il fuoco.

Dettagli sui feriti

Tra i tre feriti figurano la moglie e il figlio di chi ha allestito il carro, colpiti mentre si trovavano all’interno della struttura. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Cassino: un bambino e la donna sono stati dimessi con ustioni ritenute non gravi, mentre l’altro bambino ha riportato ustioni più significative, ma non si trova in pericolo di vita.

Inoltre, un carabiniere ha subito una leggera ustione al collo a causa di residui di resina bruciata, secondo quanto riportato dall’agenzia LaPresse.

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