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Cronaca

La sorella minorenne lo accusa di stupro, salvato dalla diretta social. “Era su YouTube”

Un giovane di 24 anni, residente a Roma, è stato assolto dalle accuse di maltrattamenti e violenza sessuale aggravata nei confronti della sorella minore. Un video trasmesso in diretta su YouTube è stato determinante per la sua difesa, smontando la versione dei fatti presentata dai pm basata sulle dichiarazioni della presunta vittima. Il tribunale ha così annullato la richiesta di sette anni e sei mesi di carcere avanzata dalla pubblica accusa.

### IL RACCONTO

Secondo quanto riferito dalla sorella, il presunto episodio di violenza sarebbe avvenuto il 5 gennaio 2018, mentre erano da soli in casa a giocare con un videogioco. Durante il processo, la giovane ha sostenuto di non aver parlato subito dell’accaduto a causa di un clima di sudditanza psicologica nei confronti del fratello. La vicenda emergerebbe solo il 6 luglio 2020, a seguito di una discussione con la madre che la indusse a chiamare un numero di emergenza per minori.

### I DUBBI

L’avvocata difensore, Raffaella Monaldi, ha sottolineato le incongruenze presenti nel racconto della ragazza. Al momento dell’intervento delle forze dell’ordine, Paola, pseudonimo della giovane, era in stato di agitazione e in compagnia del fidanzato, al centro di precedenti discussioni familiari. Sebbene non avesse inizialmente denunciato gli abusi, ha in seguito chiesto garanzie di non dover più tornare a vivere nella stessa casa in cambio della sua testimonianza. La prova decisiva, il video di YouTube, mostra il fratello in streaming, impegnato davanti a una telecamera per oltre 24 ore, al momento dei fatti descritti. Questo elemento ha giocato un ruolo chiave nel ribaltamento della sentenza, in quanto incompatibile con la ricostruzione temporale fornita dalla ragazza.

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