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L’arresto del molestatore di una ragazzina di 15 anni sul bus da parte dei carabinieri in borghese.

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L’arresto del molestatore di una ragazzina di 15 anni sul bus da parte dei carabinieri in borghese.

Una giovane di 15 anni ha denunciato di essere stata molestata su un autobus mentre si recava a scuola. L’incidente è avvenuto giovedì 28 novembre nel quartiere di Casalotti, situato a nord-ovest della capitale, a pochi chilometri dal Grande Raccordo Anulare. La ragazza stava viaggiando su un mezzo della linea 905 quando ha subito molestie sessuali.

Intervento delle forze dell’ordine

Dopo l’accaduto, la giovane ha informato i genitori e, insieme a sua madre, si è recata presso la stazione dei carabinieri di Roma Casalotti per sporgere denuncia. La madre ha espresso pubblicamente gratitudine per la professionalità e l’umanità dimostrate dai carabinieri coinvolti nel caso.

L’arresto del sospettato

In seguito alla denuncia, le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini. Alcuni carabinieri in borghese hanno iniziato ad accompagnare la giovane sullo stesso bus nella speranza di individuare il molestatore. Lunedì 2 dicembre, grazie al riconoscimento effettuato dalla ragazza, i carabinieri sono riusciti ad arrestare l’uomo. La madre della ragazza ha lodato l’impegno e l’empatia dimostrate dalle autorità durante tutto il processo, sottolineando che è stata un’esperienza importante per loro.

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Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

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Minacciata di morte dalla moglie: “Ti do ai miei amici e ti faccio prostituire”

Un uomo di 47 anni è stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal Tribunale di Roma per maltrattamenti e stalking nei confronti della moglie. L’uomo è stato ritenuto responsabile di una serie di violenze fisiche e psicologiche, minacce di morte e comportamenti ossessivi.

Tra le azioni più gravi, l’imputato minacciava la donna dicendole: “Ti do gratis ai miei amici, che ti fanno prostituire”. La vittima, come riportato dal Corriere della Sera, ha subito una spirale di violenze che includevano aggressioni fisiche, umiliazioni e pedinamenti. Numerosi episodi di violenza sono stati documentati in sede processuale.

Minacce di morte e aggressioni

L’imputato, accusando la moglie di tradimenti, l’ha minacciata con frasi come: “Se mi lasci ti ammazzo”. Le aggressioni comprendevano pugni e schiaffi, oltre a tentativi di controllo sulla sua vita, come il clonare il telefonino della donna. La situazione é degenerata quando lui stesso ha contattato i carabinieri, affermando: “Venite, altrimenti ammazzo mia moglie o la faccio ammazzare da qualcun altro”. L’intervento delle forze dell’ordine, seguito dalla denuncia della vittima, ha avviato le indagini che hanno portato al processo e alla conseguente condanna dell’uomo.

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

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Vandalismo al liceo Manara con striscione contro gli anti-fascisti e stella di David sul muro

Nella notte, è stato affisso uno striscione sul muro del liceo Manara di Roma, contenente la scritta: “Collettivo manariota antifascista? Hai reso la scuola ‘Judenfrei”, accompagnata da una stella di David. I vandali hanno inoltre ostacolato l’apertura dei cancelli della scuola, inserendo della schiuma nelle serrature. I carabinieri sono stati chiamati dalla preside per indagare sull’accaduto e identificare i responsabili.

L’Osa: “Attacco sionista”

L’Opposizione studentesca d’alternativa (Osa) ha descritto l’azione come un “attacco sionista”. In un comunicato, hanno affermato: “Usare stelle di David fatte sui muri per rivendicare questa azione squadrista è un’infamia. Tutta la nostra solidarietà agli studenti del Manara”. L’Osa ha denunciato precedenti minacce e intimidazioni contro gli studenti in solidarietà al popolo palestinese, definendo gli aggressori “veri estremisti e violenti”.

Il ministro Giuli: “Atto inverecondo”

Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha commentato la situazione dicendo: “Chiunque utilizzi qualsiasi simbolo per esercitare forme di violenza e sopraffazione compie un atto inverecondo. Nel caso della Stella di Davide, rappresenta una identità profonda e indiscutibilmente lontano da qualsiasi forma di sopraffazione”. Giuli ha sottolineato l’importanza di educare i giovani sulla verità storica e scoraggiare qualsiasi forma di strumentalizzazione.

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