Attualità
L’aumento del Bit Atac a 2 euro è bloccato dalla Regione Lazio, con un incremento del costo del giornaliero e settimanale.

La Regione Lazio ha ufficialmente deciso di bloccare l’aumento del prezzo del biglietto Bit Atac a 2 euro, mantenendo il costo attuale a 1,5 euro. Tuttavia, sono previsti aumenti per i biglietti giornalieri e settimanali a partire dal 2025.
Con una comunicazione inviata agli assessori della Mobilità e al Bilancio di Roma Capitale, la Regione ha confermato che, per il 2025, il prezzo del biglietto singolo rimarrà invariato. ‘Grazie all’intervento della Regione Lazio diamo più fondi al trasporto pubblico della Capitale. Il Bit non verrà aumentato e rimarrà ad 1,5 euro per tutelare i cittadini romani e le fasce più deboli’, ha dichiarato l’assessore ai Trasporti.
Dettagli della Comunicazione Ufficiale
Nella lettera, intitolata ‘rimodulazione tariffa del Trasporto Pubblico Locale’, la Regione sostiene l’importanza del finanziamento stabilito per garantire la qualità dei servizi. ‘Ha intenzione di sostenere il trasporto su Roma incrementando in modo stabile la quota annuale ad almeno 250 milioni di euro. Per l’anno 2025 sarà possibile intervenire con un finanziamento pari a 252 milioni di euro’.
In aggiunta, gli assessori hanno richiesto un incremento del riparto del Fondo Nazionale Trasporti per Roma in sede di Conferenza Stato Regioni.
Riflessioni sulle Agevolazioni e Tariffe
Gli assessori hanno sottolineato il contesto economico attuale, affermando che ‘il momento economico e l’esigenza di non penalizzare le fasce meno abbienti residenti nella Capitale e nel Lazio rendono consigliabile lo sforzo economico dei bilanci delle nostre Istituzioni’. La Regione ha anche intenzione di valutare l’introduzione di parametri ISEE nelle agevolazioni tariffarie.
Si stima che il nuovo contratto di servizio tra Roma Capitale e Atac presenti un deficit di 22 milioni di euro all’anno, che la Regione spera di compensare con un aumento dei fondi per il trasporto pubblico locale. ‘E’ intenzione della Giunta Regionale rivedere la tariffazione Metrenus dal titolo giornaliero fino a quello settimanale, per garantire un incremento delle entrate della bigliettazione’.
Infine, la Regione potrebbe introdurre una differenziazione di costo per il biglietto singolo, separando residenti nel Lazio e visitatori, fissando una data di attuazione per il 1° gennaio 2026.
Attualità
Roma: blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina, chiuse due tavole calde

Access Denied: A Roma chiusura di due tavole calde dopo l’invasione di blatte e topi. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina hanno scatenato l’intervento delle autorità. #Roma #Sanità #Cronaca
A Roma, due tavole calde sono state costrette alla chiusura a seguito di un’invasione di blatte e topi. Le condizioni igieniche erano talmente precarie che le autorità non hanno avuto altra scelta se non quella di intervenire immediatamente. La scoperta di blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina ha suscitato un’ondata di indignazione tra i cittadini.
Situazione Igienica Allarmante
Le ispezioni hanno rivelato una situazione igienica allarmante, con la presenza di blatte e topi che hanno infestato gli spazi dove vengono preparati i cibi. Questo ha sollevato seri interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla salute pubblica.
Reazione dei Cittadini
I cittadini romani, già stressati dalle numerose problematiche urbane, hanno reagito con rabbia e delusione. In molti si chiedono come sia possibile che tali condizioni siano state permesse di esistere fino a questo punto. Blatte ed escrementi di topi sugli attrezzi da cucina è una frase che ha fatto il giro dei social, diventando virale e alimentando il dibattito sulla gestione della sanità pubblica.
Intervento delle Autorità
Le autorità hanno immediatamente chiuso i locali coinvolti, ma la questione non si ferma qui. Ora si pone l’interrogativo su come prevenire futuri episodi simili e se ci sia stata una qualche negligenza da parte degli enti preposti al controllo. La situazione richiede un’azione decisa e trasparente per garantire che la sicurezza alimentare non venga mai più compromessa in questo modo.
Attualità
Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro scatena polemiche religiose

Il caso del prete di Viterbo che vende assoluzioni e confessioni per 50 euro ha scatenato un putiferio sui social, con commenti che vanno dal sarcastico all’indignato. #Chiesa #Viterbo #Corruzione
Un recente scandalo ha colpito la comunità di Viterbo, dove un prete è stato accusato di vendere “assoluzioni e confessioni per 50 euro”. La notizia, che ha rapidamente fatto il giro del web, ha sollevato un vespaio di polemiche e discussioni, mettendo in luce una pratica che molti considerano non solo eticamente discutibile, ma anche profondamente contraria ai principi della Chiesa Cattolica.
L’immagine che accompagna l’articolo mostra un messaggio di errore di accesso al sito di Fanpage.it, dove l’articolo originale era stato pubblicato. Il messaggio recita: "Access Denied. You don’t have permission to access ‘http://www.fanpage.it/roma/il-caso-del-prete-di-viterbo-che-vende-assoluzioni-e-confessioni-per-50-euro/‘ on this server. Reference #18.556fdd58.1744451943.8723" e rimanda a un link di errore: https://errors.edgesuite.net/18.556fdd58.1744451943.8723.
La reazione del pubblico è stata immediata e variegata. Alcuni utenti hanno commentato con ironia, chiedendosi se fosse possibile acquistare pacchetti famiglia o sconti per le festività, mentre altri hanno espresso un’indignazione più seria, sottolineando come la sacralità dei sacramenti non possa essere ridotta a una transazione commerciale.
La Chiesa locale non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, ma la vicenda continua a suscitare dibattito, con molti che si chiedono quali saranno le conseguenze per il prete coinvolto e se questo episodio possa portare a una riflessione più ampia sulle pratiche religiose e la loro gestione.
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