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Le conseguenze di una bugia alla Bocca della Verità: la leggenda che rivela i tradimenti

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Le conseguenze di una bugia alla Bocca della Verità: la leggenda che rivela i tradimenti

La sera di Natale, il 25 dicembre 2024, andrà in onda su Rai 1 “Stanotte a Roma” con Alberto Angela, a partire dalle ore 21.30. La puntata presenterà un viaggio tra i luoghi più suggestivi della Città Eterna, tra cui la famosa Bocca della Verità, il cui fascino è legato a una curiosa leggenda.

La Bocca della Verità

La Bocca della Verità è un celebre monumento romano, situato in Piazza Bocca della Verità, dove è collocato dal 1632 nel pronao della Basilica di Santa Maria in Cosmedin. Questo antico mascherone in marmo attira numerosi turisti che si divertono a inserire la mano nella bocca per scattare foto, credendo che possa mordere chi dice bugie. La tradizione è legata a una leggenda medievale, secondo cui i mariti portavano le mogli al monumento per far giurare loro di non aver commesso adulterio.

Origini della leggenda

Il nome “Bocca della Verità” risale al 1485 ed è connesso alla credenza che la bocca potesse mordere i bugiardi. Il mascherone, dal diametro di circa 1,80 metri, è probabilmente un tombino di epoca romana, risalente al regno di Tarquinio il Superbo e originariamente collocato a cielo aperto. La figura presenta un volto maschile con barba, occhi, naso e bocca, che potrebbe rappresentare Giove o una divinità fluviale, collegando così il monumento al vicino Tevere.

La notorietà della Bocca della Verità è aumentata anche grazie al film “Vacanze Romane” del 1953, che ha catturato l’attenzione di spettatori di tutto il mondo.

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Incidente tra auto e volante della polizia durante inseguimento causa quattro feriti, due in condizioni gravi

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Incidente tra auto e volante della polizia durante inseguimento causa quattro feriti, due in condizioni gravi

Un incidente si è verificato oggi pomeriggio in via Achille Grandi a Monte Compatri, quando una volante della polizia ha colliso con un’auto con a bordo due persone che non si sono fermate all’alt. L’evento è accaduto intorno alle 16 e ha portato a quattro feriti: due agenti e i due occupanti dell’auto in fuga.

Ricostruzione dell’incidente

La vettura coinvolta, un’auto a noleggio, non si è fermata all’alt degli agenti in via Prenestina, dando inizio a un inseguimento che è terminato con lo scontro in via Achille Grandi. I due uomini alla guida, con precedenti penali, sono stati denunciati per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Nonostante le serietà delle ferite, non risultano in pericolo di vita.

Intervento dei soccorsi

Il forte impatto ha allarmato i passanti che hanno immediatamente allertato i soccorritori del 118, che sono giunti rapidamente sul luogo dell’incidente per prestare soccorso. I feriti sono stati trasportati in ospedale, e gli occupanti dell’auto fuggitiva saranno ascoltati dalle autorità non appena le loro condizioni lo permetteranno.

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

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Incendio al commissariato di Albano, 15 auto della polizia distrutte con probabile pista anarchica

Un incendio doloso ha devastato quindici automobili della polizia di Stato ad Albano Laziale all’alba di oggi, lunedì 24 febbraio. All’interno del parcheggio del commissariato si trovavano dieci auto di servizio e cinque vetture private degli agenti. Due poliziotti, uno della stradale e uno del commissariato, hanno riportato intossicazioni da fumo e sono attualmente in ospedale per accertamenti.

Indagini in corso

Le indagini, affidate alla Digos della questura di Roma, indicano un’origine dolosa dell’incendio, con la pista anarco-insurrezionalista considerata la più promettente. Telecamere di sicurezza hanno ripreso una persona incappucciata che, dopo aver scavalcato il muro di cinta, ha appiccato il fuoco. Secondo quanto riferito dal segretario del sindacato di polizia Coisp, Domenico Pianese, “è abbastanza evidente che dietro questo gesto ci siano esponenti dell’area anarco-insurrezionalista”.

Rischi per la sicurezza

Questo episodio si verifica a pochi giorni da un altro incendio simile, avvenuto presso il comando della Compagnia dei Carabinieri di Castel Gandolfo, che aveva già visto in pericolo la sicurezza delle forze dell’ordine. Anche in quell’occasione, una persona incappucciata era stata ripresa mentre tentava di appiccare un incendio.

Reazione delle autorità locali

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha espresso “solidarietà e vicinanza agli agenti del commissariato locale” e ha confermato che “gli uffici comunali si sono attivati per quanto di nostra competenza”. A causa dell’incendio, la circolazione veicolare su via Appia e Borgo Garibaldi è stata temporaneamente chiusa, ma il traffico è stato successivamente riaperto in entrambi i sensi di marcia.

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