Cronaca
L’identità creativa e interpretativa ricercata dai capaci

La “Compagnia AltriOltre” si è aggiudicata la vittoria della rassegna teatrale “Primo Palconoscenico”, un evento che ha suscitato grande interesse tra il pubblico e la giuria tecnica. Organizzato dal Teatrosophia, l’evento ha premiato lo spettacolo “Pagina Bianca” che è stato elogiato per la sua capacità di esprimere creatività e originalità. I giurati hanno apprezzato l’abilità del testo di attingere al classico per raccontare le urgenze e le espressioni dei giovani di oggi, sottolineando anche il loro senso di inadeguatezza. La rappresentazione, scritta da Greta Croce insieme a Monica Attianese, Mery Calamita e Gianluca Rossetti, e diretta da Monica Attianese, ha ottenuto l’intero incasso della serata e sarà inserita nella stagione 2025/2026 del Teatrosophia.
Le altre rappresentazioni teatrali
Tra le altre opere in gara, “Io e Alice” di Sabrina Ponticelli e Giacomo del Collettivo Lehdet, “La Lacrima di Pierrot” di Valeria Maria Lucchetti della “Compagnia Chorosponè”, “Faccia a Faccio co ‘o Signore” di Gianmaria Capace e “Il resto è sogno” di Luca Falleri della “Compagnia Storie di Piazza” hanno ricevuto diversi riconoscimenti. Gianmaria Capace e Lorenzo Annarumma sono stati premiati con il “Premio Radio Danza- Cultura Italia Network”, mentre Gianluca Rossetti ha ottenuto una menzione speciale come miglior attore per “Pagina Bianca”. Alessia Zamperini è stata premiata come migliore attrice per “Il resto è Sogno”, che ha anche ricevuto una menzione speciale per la migliore messa in scena.
È stato inoltre introdotto un “punto social” che ha aggiunto un punteggio aggiuntivo a quello della giuria tecnica, determinato dal numero di gradimenti ottenuti sui canali social di Teatrosophia dai video di presentazione degli spettacoli.
Cronaca
Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏
La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante
Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.
Il Viaggio Inatteso verso San Pietro
Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.
Cronaca
Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia
MANI TESE
Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?
GLI INCONTRI
E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?
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