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Lo studio fu scelto dalla sorella di Margaret Spada dopo mesi di ricerche e non era superficiale.

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Lo studio fu scelto dalla sorella di Margaret Spada dopo mesi di ricerche e non era superficiale.

La sorella di Margaret Spada ha parlato in merito alla tragica vicenda che ha coinvolto la giovane dopo un intervento di rinoplastica a Roma. La famiglia, scioccata dalla perdita, ha espresso dubbi e preoccupazioni nei confronti dello studio medico coinvolto.

Un tragico epilogo

Manuela Spada, la sorella maggiore di Margaret, descrive la ventiduenne come una persona molto scrupolosa. “Era molto scrupolosa e qualsiasi scelta nella vita l’ha fatta in modo accurato”, ha dichiarato Manuela, sottolineando come Margaret avesse condotto ricerche approfondite per sei mesi, affidandosi a siti specializzati per scegliere lo studio a cui rivolgersi. La giovane era anche ben informata grazie ai social media, dove i pazienti condividevano le proprie esperienze positive.

Motivazioni e preparativi

Margaret desiderava correggere solo la punta del naso, un desiderio che aveva coltivato sin da piccola. “Non è che non le piacesse, voleva modellare solo la punta”, ha raccontato Manuela, spiegando come la sorella avesse scelto con attenzione il centro tra vari candidati, che offrivano la specifica procedura desiderata. “Ne aveva valutati molti”, ha aggiunto Manuela, evidenziando il lungo processo di selezione comparativa effettuato dalla sorella.

Secondo il racconto della sorella, l’intervento era stato pianificato dopo aver valutato i rischi e le recensioni positive di altri pazienti. Tuttavia, l’aspetto associato alla sicurezza chirurgica non è stato oggetto di ulteriori verifiche. “Nessuno, quando va a sottoporsi a un intervento, domanda com’è formata l’equipe”, ha spiegato Manuela, sulla base della fiducia abitualmente riposta nei professionisti del settore.

La prospettiva della famiglia

Un mese dopo l’accaduto, la famiglia di Margaret rimane ferma sul fatto che il desiderio di Margaret di migliorare il proprio aspetto non debba essere giudicato. “Non me la sento di dire alle ragazze o ai ragazzi di non sottoporsi a interventi estetici”, ha concluso Manuela, ricordando quanto possa essere importante per i giovani vedersi bene con sé stessi, pur dietro un doloroso monito sugli aspetti di scelta dei professionisti da coinvolgere in interventi così delicati.

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