Cronaca
Natale: le mamme Grinch tra cene, recite scolastiche e brindisi di classe interminabili

È quasi Natale e con l’avvicinarsi delle festività si presenta un periodo dell’anno caratterizzato da aspettative e tradizioni. Una leggenda narra di mamme felici, intente a preparare biscotti a forma di abete e a intonare canzoni natalizie mentre allestiscono giganteschi alberi luccicanti. Tuttavia, la realtà può risultare ben diversa. Infatti, tra recite, cene natalizie e interminabili scambi di auguri, molte di queste mamme si comportano più come il Grinch che come la fatina di Natale. La frenesia delle festività sembra insinuarsi in ogni angolo della vita, come se il 27 dicembre segnasse la fine del mondo.
Le frenesie delle festività
Il periodo natalizio si manifesta come un virus che contagia colleghi di lavoro, genitori di scuola ed ex compagni di classe. Le cene di Natale si moltiplicano: c’è quella del calcio, quella di classe e nei vari mercatini, nonché le recite scolastiche e i brindisi tra colleghi. Inoltre, le richieste di regali, sempre più costosi e presenti sulle letterine, amplificano la situazione. “È Natale, d’accordo, ma intanto la vita normale va avanti”, e tra tutti questi impegni, sembra di avere bisogno di giornate di 72 ore per gestire il tutto.
La pressione sociale
Anche se la tentazione di declinare gli inviti è forte, molti si sentono in dovere di partecipare a questi eventi conviviali. In questo clima festoso, ci si ritrova a “ingoziarsi di panettone” in attesa del nuovo anno, mentre ci si interroga sulla propria empatia e sulla capacità di dire di no.
«Sono una nonna “Grinch”, amo i miei nipoti ma non li voglio intorno a Natale: vengono qui a fare casino e mangiare gratis» è una delle dichiarazioni che cattura il sentimento di alcuni. Questo commento esprime chiaramente le sfide che possono celarsi dietro le celebrazioni natalizie, evidenziando come la pressione sociale possa influenzare il modo in cui le persone vivono questa stagione.
Cronaca
Il pasticciere del Papa: un dolce per San Giorgio e una torta con gelatina di mate per il compleanno.

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Il Maestro Dietro le Torte Vaticane
Francesco Maria Ceraolo, un esperto di 50 anni, è il titolare della rinomata pasticceria e gelateria Hedera, situata nel suggestivo Borgo Pio. Con la sua arte meticolosa, ha trasformato semplici ingredienti in capolavori dolciari che hanno conquistato palati esigenti, rendendo ogni evento ufficiale in Vaticano un’esperienza indimenticabile.
I Segreti del Suo Laboratorio
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Cronaca
I dialoghi su Dostoevskij e l’Anno Santo che rivelano un legame profondo con la città

Hai mai immaginato i segreti e le conversazioni nascoste tra Papa Francesco e il sindaco di Roma, che hanno cambiato per sempre la Città Eterna? #PapaFrancesco #RomaEterna #GiubileoStraordinario
Il Legame Inaspettato con Roma
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, con la voce carica di emozione, ha rivelato dettagli affascinanti sul suo rapporto personale con Papa Francesco. Parlavamo spesso del Giubileo, ma anche di letteratura, in particolare di Dostoevskij, un autore che il Pontefice adorava profondamente. Nonostante fosse “venuto da lontano”, Papa Francesco non ha mai perso il suo legame con Roma, mostrandosi sempre vicino alla gente, soprattutto ai più fragili. Gualtieri descrive un Papa che guardava negli occhi le persone e provava un amore profondo per la città, incoraggiando tutti a lavorare per il suo bene.
Gli Anni Santi che Hanno Sorpreso Tutti
Dopo l’Anno Santo straordinario tra il 2015 e il 2016, questo era il secondo presieduto da Bergoglio, e chissà quali misteri nascondeva! Il Papa voleva che il Giubileo lasciasse un’eredità positiva per Roma, ripetendolo più volte al sindaco: “Devi lavorare per la città, deve essere ricordata come qualcosa che l’ha resa più bella”. Gualtieri racconta come il Pontefice fosse entusiasta dei grandi cantieri, ma insistesse sempre sui più deboli, rompendo schemi e invitando a dare accoglienza ai senzatetto. Un approccio rivoluzionario che ha ispirato tutti a prendersi cura degli ultimi.Il Lutto che Ha Scioccato la Capitale
Papa Francesco è scomparso proprio nel giorno del Natale di Roma, il 2778esimo anniversario della fondazione, trasformando una festa in un momento di dramma inaspettato. La città ha sospeso ogni evento per due giorni, con le bandiere a mezz’asta sul Campidoglio. Gualtieri ricorda l’ultimo incontro privato, il 4 gennaio, dove si è discusso di opere giubilari, politiche sociali, sfide ambientali e pace, ma anche di modi per coinvolgere i giovani e i più vulnerabili. E non manca un tocco di leggerezza: il Papa amava scherzare e chiedere notizie della famiglia del sindaco, un dettaglio che ti farà riflettere sul suo carisma unico. Episodi come le sue visite in Campidoglio nel 2019 e nel 2024, dove esortava Roma a essere “città dei ponti, non dei muri”, rivelano un legame profondo e sorprendente.
La Cerimonia che Attira Milioni
Ora, mentre Roma si prepara per un weekend epico con il Giubileo degli Adolescenti e il funerale del Papa, probabilmente sabato mattina, Gualtieri anticipa un’affluenza record. Il Pontefice ha voluto una cerimonia sobria, rompendo con le tradizioni formali, ma con la partecipazione di centinaia di migliaia di persone e leader mondiali. La Capitale dovrà dimostrare ancora una volta la sua organizzazione impeccabile, e chissà quali sorprese emergeranno da questi giorni intensi!
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