Attualità
Non ci sono allarmi bronchiolite nel Lazio: rassicurazione da Rocca

“Non risulta alcun picco e nessuna emergenza bronchiolite nel Lazio”, ha assicurato il presidente Francesco Rocca in una nota. Tuttavia, la Regione è in ritardo nella distribuzione del nuovo anticorpo monoclonale anti-bronchiolite.
Stato attuale della bronchiolite nel Lazio
Il presidente regionale ha dichiarato che i casi più gravi che hanno richiesto il ricovero sono “numericamente analoghi a quelli degli anni passati”. La Regione sta cercando di superare il ritardo nella distribuzione del farmaco destinato alla protezione dei bambini contro il virus. Rocca ha sottolineato che il ritardo è imputabile a una “condizione finanziaria ereditata”.
“Inaccettabile che una Regione in equilibrio di bilancio non possa governare la propria spesa sanitaria”, ha detto Rocca. Ha aggiunto che è stato necessario chiedere al Ministro della Salute di garantire gli stessi diritti a tutti i cittadini, specialmente ai più fragili. Le richieste sono state accolte e una ridistribuzione delle dosi è stata autorizzata per il Lazio.
Implicazioni del ritardo nell’accesso al farmaco
Il ritardo è stato influenzato dal fatto che il ministero della Salute non ha incluso il farmaco tra le prestazioni dei Livelli essenziali di assistenza. Solo il 17 ottobre sono stati stanziati fondi per un protocollo di vaccinazione sperimentale, nonostante l’indisponibilità dichiarata dal produttore del farmaco. La Regione ha bandito una gara per l’acquisto di oltre 15mila dosi, con fornitura avviata dal primo dicembre.
Commenti degli esperti sulla situazione
Secondo il professore Alberto Villani del Bambino Gesù, il farmaco in un’unica dose protegge il bambino per 5-6 mesi. “È adottato in molte nazioni tra cui Stati Uniti, Spagna, Francia e Germania”, ha spiegato Villani. “Sarebbe meglio somministrarlo a settembre, ma rimane prezioso anche a epidemia iniziata”, ha aggiunto.
L’uso del farmaco è visto come un’opzione importante già a livello internazionale, e l’inizio della sua somministrazione nelle varie regioni italiane segna un importante passo avanti nella gestione della salute pediatrica.
Attualità
Caos sull’A1: Cinque autisti distratti provocano tamponamento e otto chilometri di coda verso Roma

Hai idea di cosa è successo sull’autostrada A1, dove un tamponamento tra cinque auto ha creato un caos totale con code da brividi di otto chilometri verso Roma? #IncidenteA1
Immagina di essere bloccato in autostrada, con il sole che picchia e il traffico che non si muove: è proprio ciò che è accaduto in un incidente che ha catturato l’attenzione di migliaia di automobilisti. Un tamponamento improvviso ha coinvolto ben cinque veicoli, trasformando una normale giornata di viaggio in un incubo su ruote. Gli esperti parlano di distrazioni al volante o condizioni meteo imprevedibili, ma i dettagli esatti stanno emergendo solo ora, lasciando tutti con il fiato sospeso.
Il momento del caos
Le prime segnalazioni parlano di un impatto a catena che ha letteralmente bloccato l’A1, con auto che si sono accumulate in un ingorgo mostruoso. Testimoni oculari hanno descritto scene di panico e sirene che echeggiavano, mentre i soccorsi si affrettavano sul posto per gestire l’emergenza.
Conseguenze e curiosità
Con code che si estendevano per otto chilometri in direzione Roma, molti conducenti si sono trovati intrappolati per ore, alimentando speculazioni online su cosa potrebbe aver innescato tutto questo. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire i retroscena, e tu non vorrai perderti gli aggiornamenti su come questa storia si evolverà!
Attualità
La crisi della Chiesa che nessuno ha il coraggio di dire. I numeri parlano chiaro

Ieri a Roma c’è stato il funerale di Papa Francesco.
Tanti i capi di stato e le famiglie reali che hanno partecipato a San Pietro per le esequie di Papa Bergoglio, rappresentante della religione più importante del mondo.
Ma i numeri parlano chiaro: infatti, nonostante la folla numerosa, bisogna evidenziare come la chiesa romana abbia delle grandi problematiche al suo interno: dalla crisi delle vocazioni, alla diminuzione dei fedeli che, anno dopo anno, diventano sempre di meno.
La crisi delle fede cristiana in Europa
In Europa la religione cristiana è in netto calo. Le migrazioni di cittadini da paesi non cristiani, che spesso sono di religione musulmana, sta cambiando la mappa dei fedeli nel vecchio continente.
Anno dopo anno, vuoi anche il calo demografico, i musulmani in Italia aumentano. Giusto per chiarare attraverso i dati, rispetto ai funerali di Giovanni Paolo II nel 2005 – dove accorsero 3 milioni di persone – ieri per papa Bergoglio ce n’erano dieci volte di meno, ovvero 250.000.
La chiesa è in difficoltà e di questo bisogna prenderne atto. Non si può far finta di nulla.
Il compito del nuovo pontefice sarà soprattutto quello di lavorare sodo per riportare una guida spirituale a Roma e in Europa, dove il numero di fedeli cristiani è in netto calo rispetto ai musulmani, che oltre a essere più partecipi sono sempre di più di più.
Non è un discorso politico e nemmeno di parte, ma solo constatare come il mondo cambia e con esso anche il credo religioso delle nostre città. Evidenziare come il cristianesimo in Europa e nel mondo stia diventando sempre meno influente è un atto dovuto, che deve far riflettere soprattutto per dei ragionamenti a lungo termine.
-
Cronaca6 giorni fa
Perde il controllo del veicolo e si schianta su auto in sosta: gravemente ferita una giovane donna di 20 anni.
-
Cronaca6 giorni fa
Jovanotti avvia i dieci concerti romani al Palasport: dal palco un saluto per il Papa
-
Attualità6 giorni fa
È morto Papa Francesco
-
Cronaca5 giorni fa
Atac potenzia il servizio: più bus su 17 linee, task force in metro