Un’intesa è stata firmata ieri in Campidoglio per supportare le persone economicamente più fragili, consentendo loro di risparmiare annualmente circa 110 euro. L’accordo tra l’amministrazione di Roma Capitale e i sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, prevede l’esenzione dell’addizionale comunale Irpef per coloro che hanno un reddito inferiore ai 14 mila euro.
LA PLATEA
Il sindaco Roberto Gualtieri ha spiegato che il provvedimento “rafforza le politiche sociali” e, attraverso la lotta all’evasione, permette di eliminare l’addizionale Irpef per più di 100 mila contribuenti, tra cui molti pensionati al minimo. Questa misura si inserisce nella manovra di Bilancio e rappresenta il primo passo per contrastare le disuguaglianze e ridurre l’impatto dell’inflazione sui redditi più bassi. I segretari generali della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola, e della Uil del Lazio, Alberto Civica, hanno sottolineato come non ci siano state risposte da parte dell’amministrazione sui tributi locali per dieci anni. Hanno definito l’accordo “un primo importante segnale di attenzione” durante un periodo di difficoltà economica.
LA MANOVRA
L’innalzamento della soglia di esenzione da 12 mila a 14 mila euro permetterà a circa 100 mila persone di beneficiare dell’accordo, che sarà operativo dal gennaio 2025. L’incremento della platea include, tra gli altri, pensionati e residenti nelle periferie. L’amministrazione comunale punta anche a rafforzare le politiche sociali, con incontri regolari tra le parti a partire da aprile 2024 per valutare ulteriori interventi e la revisione del sistema dell’addizionale comunale, a partire dal 2026.