Cronaca
Nuove indagini dopo il diniego all’archiviazione
Nell’appartamento di via Poma a Roma, dove il 7 agosto 1990 fu uccisa Simonetta Cesaroni, sono emersi documenti riservati dei servizi segreti, su cui magistrati e investigatori non avrebbero dovuto intervenire. Questa è la posizione della giudice Giulia Arcieri, che ha rifiutato la richiesta di archiviazione della procura di Roma, sottolineando la necessità di indagare sull’interferenza di “poteri forti” nelle indagini passate.
Dall’ex questore all’ex 007, chi dovrà essere riascoltato
La giudice ha indicato che la procura dovrà approfondire il coinvolgimento dei servizi di sicurezza e le inchieste precedenti, inclusa la nota rapina di Massimo Carminati. Saranno ascoltate figure chiave, tra cui Carmine Belfiore, ex questore di Roma, e Sergio Costa, ex agente dei servizi segreti. Costa ha chiarito di essere stato scambiato per un altro, dichiarando: «Un omonimia».
Chi era Francesco Caracciolo
Tra gli elementi riguardanti il caso, la giudice ha evidenziato la figura controversa di Francesco Caracciolo, avvocato e presidente degli Ostelli, che non era mai stato coinvolto nelle indagini. Un appunto della Digos del 1992, firmato da Belfiore, metteva in discussione il suo alibi e includeva dettagli sulle sue condotte inadeguate nei confronti di giovani donne.
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