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Orlandi, la commissione ascolta gli avvocati di De Pedis: “Non era un boss e non c’entra con Emanuela”

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Orlandi, la commissione ascolta gli avvocati di De Pedis: “Non era un boss e non c’entra con Emanuela”

Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Il tema della scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta nel giugno 1983, continua a essere al centro di discussioni in commissione d’inchiesta. Gli avvocati della famiglia De Pedis hanno dichiarato che non ci sarebbero legami tra Enrico De Pedis, noto come Renatino, e la quindicenne scomparsa. “Ma quando ci chiamarono dalla gendarmeria vaticana per spostare la tomba da Sant’Apollinare, ci dissero di non dire niente alla Procura”, hanno affermato.

La posizione degli avvocati

L’avvocato Maurilio Prioreschi, presente nell’audizione, ha sostenuto che “Morì da incensurato. Quello di Enrico De Pedis è uno di quei pochi casi in cui si diventa boss dopo essere morti”. Ha aggiunto che le accuse contro De Pedis sono basate su informazioni errate. “Nasce tutto da una telefonata falsa”, ha affermato, evidenziando come le dichiarazioni dei pentiti della Banda della Magliana siano state influenzate da precedenti circostanze.

Riflessioni sulla sepoltura

Prioreschi ha anche spiegato che il legame tra De Pedis e il Vaticano è inesistente. “Se stiamo appresso a queste cose…”, ha commentato, esprimendo scetticismo su diverse teorie di complotto. Ha infine affrontato la questione della sepoltura dell’ex boss della banda della Magliana in Sant’Apollinare: “Per me sarebbe dovuto rimanere lì per una questione di principio”.

Rivelazioni sulla telefonata della gendarmeria

In merito alla comunicazione avuta con la gendarmeria vaticana, l’avvocato Radogna ha rivelato che la gendarmeria propose di spostare la tomba senza avvertire la Procura, richiamando l’attenzione sulla delicatezza della situazione. “Allora volete la guerra”, sembra essere stata la risposta a chi desiderava procedere in modo legale. La questione della sepoltura e della sua rimozione ha quindi aperto nuove discussioni sull’interesse e i legami tra il Vaticano e le figure coinvolte nel caso Orlandi.

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