Cronaca
Piazza Risorgimento sarà inaugurata il 20 dicembre, finita la pedonalizzazione.

Panchine di marmo, alberi dai fiori rossi, aiuole con lavanda e rosmarino caratterizzano una Roma in continua trasformazione, pronta ad accogliere il Giubileo imminente. A pochi giorni dall’apertura della Porta Santa, il Campidoglio restituisce alla città via Ottaviano, ora completamente rinnovata e pedonale. «Un boulevard, un salotto», l’ha definita durante l’inaugurazione il sindaco di Roma. La cerimonia ha visto la partecipazione di esponenti della giunta capitolina e del I Municipio.
LE REAZIONI
In occasione della riapertura, il sindaco ha dichiarato che la via è stata finalmente restituita al suo giusto ruolo e importanza. I commercianti e i residenti hanno accolto con entusiasmo il risultato dei lavori, giudicando positivo lo sforzo per rinnovare quest’area. Grazie al restauro, è stato creato un percorso pedonale che collega la stazione Ottaviano della metro A a piazza San Pietro, facilitando il movimento dei pellegrini previsti nei prossimi mesi.
I DETTAGLI
Nonostante il completamento dei lavori principali, continua l’impegno per apportare rifiniture, come l’installazione di rastrelliere per biciclette. Il sindaco ha ringraziato la Società Giubileo e tutti gli operai che hanno partecipato al progetto negli ultimi 10 mesi. Durante questi, è stata superata anche la problematica degli allagamenti parziali nella parte alta della strada, risolta con l’aggiunta di grate. «Non mi sembra un problema fondamentale, ma se sarà necessario fare ulteriori aggiustamenti, li faremo», ha detto il sindaco, sottolineando come la nuova via Ottaviano rappresenti un modello d’intervento per il futuro della città.
I PASSI SUCCESSIVI
Dopo l’inaugurazione di via Ottaviano, si attende ora la riapertura di piazza Risorgimento prevista per il 20 dicembre. I commercianti locali esprimono il desiderio di mantenere la zona pulita e accogliente, nella speranza che rimanga così anche nei prossimi mesi.
Cronaca
Truffa dei permessi di soggiorno per madri straniere

Un papà italiano per garantire alle neomamme straniere il permesso di soggiorno: è questo il meccanismo rivelato da un’indagine condotta dal commissariato Viminale. Tre donne sudamericane avevano coinvolto due senza tetto e un pregiudicato nel ruolo di padri improvvisati per i loro figli, presentandosi negli uffici anagrafici degli ospedali per dichiarare la paternità. Gli investigatori hanno scoperto una rete di sfruttamento che traeva vantaggio dalla vulnerabilità degli uomini coinvolti, offrendo in cambio denaro, pasti e sigarette.
LA BANDA
Il principale artefice del raggiro è Simeone Halilovic, 53 anni, soprannominato Kojak, che si occupava di reclutare i falsi padri e definire i compensi. Al suo fianco operavano Daniele Amendolara, 35 anni, e Settimio Possenti, 55 anni, entrambi con precedenti penali. A supportare l’inchiesta c’è anche un clochard, testimone chiave che, dopo aver subito minacce, ha fornito testimonianze cruciali. Halilovic aveva convinto il clochard a dichiararsi padre di un bambino, mentre la madre, una cittadina venezuelana di 33 anni, lavorava come escort.
IL DNA
Le indagini hanno portato alla raccolta di prove biologiche grazie alla collaborazione del clochard, che temeva per la propria vita. Halilovic, dopo aver appreso della sua collaborazione con gli inquirenti, ha tentato di rintracciarlo, dichiarando: «Se lo trovo lo taglio». Gli agenti hanno scoperto che le madri erano in realtà conviventi con i veri padri dei bambini, portando alla luce un complicato sistema di false dichiarazioni. I test del DNA hanno confermato la verità riguardante le paternità, e per Halilovic e i suoi complici sono scattate misure restrittive, mentre le tre donne sono state poste agli arresti domiciliari. Il clochard, che ha assistito le forze dell’ordine, non è stato colpito da misure cautelari.
Cronaca
Monica Guerritore avvia le riprese del film su Anna Magnani il 23 aprile

Una voce umana è il titolo della pellicola che vedrà Guerritore interpretare una delle più grandi icone femminili del cinema italiano e mondiale. Il film si propone di esplorare la vita e l’eredità di questa figura attraverso una narrazione intensa e coinvolgente.
Un’interpretazione straordinaria
La scelta di Guerritore per il ruolo principale è stata accolta con entusiasmo, poiché l’attrice è nota per le sue capacità artistiche e la profondità delle sue interpretazioni. Gli amanti del cinema aspettano con impazienza di vedere come riuscirà a portare sul grande schermo l’essenza di una personalità così complessa e affascinante.
Riscoprire un’icona
La pellicola offrirà non solo un tributo alla carriera della protagonista, ma anche una riflessione sui temi universali di amore, perdita e autocontrollo. "Una voce umana" non si limita a raccontare la storia di una donna, ma cerca di catturare le emozioni e le esperienze che hanno segnato la sua vita, rendendo omaggio alla sua grandezza.
In attesa di ulteriori dettagli sulla programmazione e sul rilascio del film, il progetto sta già suscitando un notevole interesse tra il pubblico e gli addetti ai lavori.
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