Cronaca
Pisana, Magliana e Portuense: spazi di campagna in città
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Negli ultimi anni, il fenomeno degli orti urbani ha registrato una crescita significativa, soprattutto dopo la crisi sanitaria legata al Covid. I quartieri Pisana, Portuense e Magliana, caratterizzati da una parte del loro territorio in aperta campagna, hanno visto un aumento delle iniziative sostenibili volte a migliorare la qualità della vita nel contesto urbano. In queste aree, i cittadini hanno la possibilità di coltivare spazi verdi privati dedicati a frutta, fiori, verdure ed erbe aromatiche. Questa iniziativa è promossa da diverse cooperative, con l’intento di incoraggiare uno stile di vita rispettoso dell’ambiente e della comunità.
Obiettivi e risorse disponibili
L’obiettivo principale del progetto è quello di permettere alle persone di riscoprire il piacere della coltivazione e dell’autoproduzione, contribuendo alla riduzione dell’impatto ambientale dell’industria alimentare. Gli orti, disponibili in diverse dimensioni, sono aperti a tutti coloro che desiderano cimentarsi nella coltivazione di ortaggi, frutta o piante aromatiche, oppure semplicemente sperimentare pratiche agricole eco-sostenibili.
Ogni orto è fornito di tutte le risorse necessarie, quali acqua e compost naturale, oltre a supporto tecnico da parte di agronomi e membri delle cooperative. Gli affittuari hanno la possibilità di personalizzare i propri orti in base alle preferenze personali, beneficiando anche di serre e strutture per la gestione del microclima.
Educazione e comunità
Le cooperative coinvolte non si limitano alla semplice gestione degli orti, ma si dedicano anche alla formazione ambientale. Offrono corsi, laboratori ed eventi che permettono ai partecipanti di apprendere pratiche di agricoltura rigenerativa, compostaggio domestico e gestione sostenibile delle risorse naturali. Questi spazi si configurano pertanto non solo come aree di coltivazione, ma anche come centri di aggregazione per chi aspira a uno stile di vita più ecologico.
Il progetto è facilmente accessibile tramite una ricerca online relativa agli orti urbani nei quartieri menzionati, ed è concepito come una risposta concreta alle sfide poste dall’urbanizzazione e dalla perdita di connessione con la natura. Ciascun orto rappresenta così un passo avanti verso una maggiore autonomia alimentare e una maggiore consapevolezza ecologica.
In aggiunta, molte cooperative nella zona promuovono fortemente il concetto di comunità, incoraggiando la collaborazione tra i membri attraverso attività come il baratto di prodotti, mercatini locali e sostegno reciproco nelle varie pratiche agricole. Chi partecipa a questo progetto diventa parte di una rete più ampia di individui impegnati per un futuro più sostenibile e solidale.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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