L’operazione “Invalidus 2” condotta dai carabinieri dei Nas ha portato all’arresto di quattro medici, tutti attivi in aziende ospedaliere pubbliche di Roma e provincia, e di un titolare di un centro servizi di Albano Laziale. Gli indagati dovranno rispondere dell’accusa di ‘associazione a delinquere finalizzata alla corruzione’ e ‘falsità ideologica in atto pubblico’.
I medici sono accusati di aver incassato tra i 150 e i 200 euro per stilare finti certificati medici, utilizzati per presentare pratiche d’invalidità all’Inps. Le indagini hanno rivelato che alcuni clienti, pagando per i certificati, sono riusciti a ottenere benefici dall’ente previdenziale, come indennità di accompagno o assegni di invalidità, nonostante non avessero le patologie che giustificavano tali richieste.
Il centro servizi fungeva da intermediario tra i pazienti e i medici, facilitando il processo per ottenere indennizzi e riconoscimenti di invalidità. Questo non è un caso isolato; precedenti simili si erano già verificati nel 2023, quando erano stati arrestati un medico ortopedico e un ex infermiere pensionato per reati analoghi.