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Cronaca

Roma, capitale della moda con Dolce & Gabbana in estate

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Roma, capitale della moda con Dolce & Gabbana in estate

Nella prima metà di luglio, Roma ospiterà una nuova tappa del grand tour dedicato alle collezioni moda di Dolce & Gabbana. L’evento, che si svolgerà nell’arco di quattro giorni, presenterà Alta Moda, Alta Sartoria maschile e Alta Gioielleria, richiamando l’attenzione su scenari, cultura e manifestazioni manifatturiere locali. Dopo aver toccato destinazioni come Sicilia, Venezia, Milano e Puglia, l’attenzione si sposterà sulla Capitale, dove si annunciano anche altri eventi di alta moda, come quello della maison Christian Dior.

LA GRANDE BELLEZZA

Roma torna ad essere protagonista in un anno importante, non solo per il “profano” sistema moda, ma anche per il “sacro” Giubileo e le manifestazioni ad esso collegate. Questo potrebbe segnare un ritorno del prestigio internazionale nel settore dell’abbigliamento e del lusso che la città ha conosciuto durante la Dolce Vita e negli anni Ottanta e Novanta. ‘Roma è un luogo del cuore, una città straordinaria che incarna il nostro amore per l’Italia e la sua storia,’ hanno dichiarato Domenico Dolce e Stefano Gabbana. ‘Per gli artisti e i creativi di tutti i tempi è sempre stata e sarà fonte infinita di ispirazione. Portare qui la nostra Alta Moda rappresenta un grande sogno che si realizza.’

LE SFILATE

Le location per le sfilate sono in fase di definizione, con piazze come piazza Navona e piazza del Popolo in considerazione per l’evento, grazie alla loro capacità di ospitare pedane e backstage. Tra le altre opzioni, si parla anche di Fontana di Trevi, già scelta da Fendi, e piazza della Rotonda, con la possibilità di esplorare altre località come Campo dei Fiori e Villa Borghese. L’ultima apparizione di Dolce & Gabbana a Roma risale a settembre 1995, quando hanno partecipato alla sfilata collettiva ‘Moda Sotto le Stelle’, insieme a testimonial di rilievo.

LA REAZIONE

Le autorità cittadine hanno espresso grande soddisfazione per l’evento in arrivo. ‘Voglio ringraziare Domenico Dolce e Stefano Gabbana,’ ha affermato il sindaco Roberto Gualtieri. ‘La loro scelta ci rende felici e orgogliosi, perché conferma un trend che vede Roma di nuovo sotto i riflettori del mondo.’ Anche Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, ha dichiarato: ‘Sarà un evento mondiale che avrà enormi ricadute economiche, dimostrando come Roma stia tornando rilevante nel panorama internazionale.’

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Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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