Cronaca
Roma, il Room26 riparte per un fine settimana di musica e divertimento. Giada Brincé arriva alla discoteca all’Eur.
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Una vivace atmosfera natalizia pervade il quartiere Eur, in vista del weekend in arrivo. Il Room26 si prepara a spalancare le sue porte per ospitare serate di puro intrattenimento dedicate agli appassionati di musica disco. Venerdì 13 dicembre, la serata vedrà come ospite speciale Giada Brincè, un nome in crescita nel panorama musicale, che verrà accolta dai residenti Fabio Angeli e Mattia Olivi. Sabato sera, il famoso DJ Zerb prenderà il controllo della console, affiancato dal riconosciuto maestro delle serate house, Miki Stentella.
Chi è Giada Brincè?
Giada Brincè, all’anagrafe Giada Bagnoli, nativa di Desio, ha scoperto la sua passione per la musica durante l’adolescenza, dedicandosi allo studio del pianoforte e del canto, dopo una lunga esperienza nel ballo. Proveniente da una famiglia nel mondo delle arti dello spettacolo, con un padre ex speaker radiofonico e una madre insegnante di danza, Giada ha mosso i primi passi nel mondo della moda e dello spettacolo, per poi concentrarsi sulla carriera di DJ, attività che ha saputo amalgamare al suo background artistico diversificato. Inoltre, ha riscosso un notevole successo come influencer, raccogliendo un ampio seguito sui social media.
Chi è Zerb?
Originario di San Paolo, Brasile, Zerb ha coltivato la sua passione per la musica sin da giovane, avviando una carriera prodottasi interamente in modo autodidatta. Il remix “Faded” di ZHU, in collaborazione con Vintage Culture, è stato il trampolino di lancio per il suo ingresso sulla scena internazionale. Tra le altre sue opere, la traccia “Mwaki” ha raggiunto il primo posto nella Global Viral Chart di Spotify, ottenendo un disco di platino in Italia. Con una serie di successi discografici già alle spalle e importanti collaborazioni, Zerb continua a fondere diverse culture attraverso la sua musica innovativa e travolgente.
Cronaca
Prime dieci sospensioni effettuate
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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.
Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.
I DANNI
Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.
LA RIAPERTURA
In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.
Cronaca
Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda
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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.
LA SEQUENZA
La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.
SOTTO LA LENTE
Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.
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