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Cronaca

Roma, il team Gemelli-Bambino Gesù salva il cuore del piccolo Marco (7 anni) da una complicanza rara

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Roma, il team Gemelli-Bambino Gesù salva il cuore del piccolo Marco (7 anni) da una complicanza rara

Il piccolo cuore di Marco (nome di fantasia), di soli 7 anni, si era ammalato come un cuore “da grande”: in seguito al trapianto, aveva sviluppato una vasculopatia da rigetto, una patologia che colpisce di solito gli adulti. Il bambino è stato salvato grazie al gioco di squadra tra Gemelli e Bambino Gesù di Roma.

L’evento raro

Marco aveva ricevuto un cuore nuovo con il trapianto solo pochi mesi prima nell’ospedale pediatrico della Santa Sede, ma in seguito aveva sviluppato una vasculopatia da rigetto con occlusione dell’arteria coronaria discendente anteriore. La patologia è stata risolta grazie a un intervento di disostruzione eseguito al Gemelli, che riguarda in genere prevalentemente gli adulti. I cardiologi interventisti dell’Irccs hanno posizionato uno stent, scongiurando i rischi di una complicanza potenzialmente fatale.

Quello vissuto da Marco è un evento raro, ma molto grave – spiegano dai due ospedali – perché in grado di compromettere la funzionalità del cuore trapiantato. Vista l’anatomia particolarmente complessa della lesione coronarica, dopo diverse discussioni collegiali tra i cardiochirurghi del Bambino Gesù diretti da Antonio Amodeo, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e il Centro Cuore del Policlinico Gemelli diretto da Massimo Massetti, ordinario di Cardiochirurgia della Cattolica, si è deciso di tentare una disostruzione mediante angioplastica dell’arteria discendente anteriore prossimale, che appariva completamente occlusa.

Il piccolo è stato dunque trasferito dal Bambino Gesù alla Terapia intensiva pediatrica (Tip) del Gemelli, dove è stato assistito dall’équipe di Giorgio Conti, direttore Uoc Tip e docente di Anestesia e Rianimazione in Cattolica.

Il commento dei direttori

«Il bambino – racconta Amodeo, direttore della Uoc Scompenso, Trapianto e Assistenza meccanica cardio respiratoria del Bambino Gesù, – era affetto da una miocardiopatia dilatativa per la quale è stato necessario impiantare un cuore artificiale che il piccolo ha tenuto per oltre un anno come ponte al trapianto, che siamo riusciti a effettuare con successo. Purtroppo tra le complicanze del trapianto c’è la vasculopatia da rigetto cronico che, in questo caso, ha determinato l’ostruzione di un vaso del cuore, una patologia tipica dell’età adulta. Per questo abbiamo ritenuto necessario intervenire in collaborazione con i colleghi dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Gemelli per affrontare il problema coronarico, che è stato risolto in maniera eccellente». «Questo caso dimostra l’importanza della collaborazione multidisciplinare in situazioni anomale e di questa complessità, per risolvere le quali è fondamentale mettere insieme tante expertise di più centri», sottolinea Trani.

«Aver affinato la nostra tecnica di disostruzione coronarica in questi anni negli adulti – osserva Burzotta – si è rivelato utile per un bambino con una storia così travagliata. Interventi di angioplastica di questo genere, infatti, di solito vengono effettuati in centri che hanno un’esperienza specifica, al fine di limitare le complicanze e aumentare il tasso di successo. Siamo impegnati da anni in questo campo, ma è la prima volta che abbiamo offerto questa terapia ad un paziente così giovane».

«Questo caso – commenta Massetti, direttore del Dipartimento di Scienze cardiovascolari del Policlinico universitario A. Gemelli Irccs – è paradigmatico della nostra filosofia del prendersi cura del paziente, più che di limitarsi a curarlo. Un approccio che pervaderà tutte le attività del Centro Cuore (acronimo di Cardiovascular Unique Offer ReEngineered), il polo dedicato alle patologie cardiovascolari che sta sorgendo all’interno del campus del Gemelli, ma che è già agita ogni giorno all’interno del nostro dipartimento. Quello del Centro Cuore sarà un modello ‘centripeto’, in opposizione alla frammentazione delle cure tipica delle iperspecializzazioni, che rischia di perdere di vista la centralità del paziente per concentrarsi sulla singola patologia. Un modello sanitario innovativo, value-based, che mette al centro la persona in tutte le fasi del ricovero ospedaliero, avvalendosi di cure, tecnologie di ultima generazione e di expertise multi-disciplinari, anche in collaborazione con altre strutture d’eccellenza, come in questo caso».

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Ilaria Sula, sequestrata la camera dell’auto usata da Samson per il trasporto del corpo della giovane donna.

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Ilaria Sula, sequestrata la camera dell’auto usata da Samson per il trasporto del corpo della giovane donna.

ScopertaChoc: La dash cam nascosta e le tracce di caffè che potrebbero ribaltare l’omicidio di Ilaria Sula?

La prova nascosta nell’auto

Mentre gli investigatori hanno sequestrato la dash cam nella macchina di Mark Samson, un dettaglio sorprendente emerge: potrebbe rivelare tutti i suoi spostamenti e cambiare il corso delle indagini. Tracce di caffè nello stomaco di Ilaria Sula, la studentessa della Sapienza uccisa dal suo ex fidanzato, suggeriscono che Samson non ha mentito su tutto. Immaginatevi la scena: un indizio minuscolo che potrebbe smascherare una rete di bugie.

Le rettifiche e le scoperte inaspettate

Samson, il ventitreenne accusato, sta finalmente collaborando, aiutando a ritrovare il telefono della vittima sotto il materasso dei suoi genitori e la micro sim nell’appartamento dove è avvenuto il delitto. Ma cosa nasconde questa telecamera? Gli esperti la analizzeranno per scoprire immagini cruciali: quando è stato caricato il corpo sull’auto, se Samson era solo e quali segreti ha registrato. È come un puzzle che si sta componendo pezzo per pezzo, lasciando tutti a chiedersi cosa emergerà.

Il ruolo delle tracce di caffè

Dalle analisi post-autopsia, emerge un fatto intrigante: lo stomaco di Ilaria era quasi vuoto, tranne per qualche residuo di caffè. Potreste non credere a quanto questo dettaglio sia decisivo! Amiche della vittima hanno confermato ai pm che non beveva caffè prima di dormire, indicando che l’omicidio è avvenuto la mattina del 26 marzo, proprio come dichiarato da Samson. Un indizio che fa sorgere mille domande: era davvero un gesto improvviso?

La confessione che lascia senza fiato

Nella sua ammissione, Samson ha raccontato di aver portato la colazione in camera a Ilaria, scoprendo messaggi di un altro ragazzo sul suo telefono. “L’ho uccisa con due coltellate”, ha detto, descrivendo un atto rapido e brutale con il coltello usato per la mortadella. Questo dettaglio non solo rafforza la sua versione, ma allontana i sospetti dal padre, che non era in casa al momento del fatto. Pensateci: un omicidio domestico con colpi di scena che coinvolgono l’intera famiglia.

Le bugie e i depistaggi svelati

Samson ha mentito su quasi tutto, dai messaggi alle modalità di occultamento del corpo in un trolley e poi in un dirupo. Ma ora, con queste nuove prove, emergono crepe nella sua storia. La madre è accusata di concorso nell’occultamento, mentre il padre sembra estraneo. È un intreccio di inganni che tiene tutti con il fiato sospeso: quante altre sorprese riserva questo caso?

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L’intervista a Carl Brave: Il basket è la mia ossessione, dal canestro alla musica

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L’intervista a Carl Brave: Il basket è la mia ossessione, dal canestro alla musica

IlCantanteSegretoDalPassatoInaspettato 😲 Hai mai immaginato che il famoso cantante di “Notti brave amarcord” abbia un passato da calciatore in serie B, con una vita piena di colpi di scena e cambiamenti radicali?

L’Ascesa nel Mondo del Calcio

Il nostro protagonista ha iniziato la sua avventura sportiva tra i campi di Montecatini, dove ha giocato in serie B, attirando l’attenzione per le sue prestazioni. Ma cosa nascondeva dietro quel pallone? Una passione che sembrava destinata a grandi successi, prima che un evento inaspettato lo fermasse.

Il Momento del Cambio Drammatico

Dopo un lungo stop che ha messo in discussione tutto, il cantante ha sentito il bisogno di rivoluzionare la sua vita. “Vivere la strada” è diventato il suo mantra, un percorso di rinascita che ha trasformato le sue esperienze in storie da raccontare, lasciando tutti a chiedersi: cosa lo ha spinto a questo punto di svolta?

Il Ritorno sul Campo con Nuove Rivelazioni

Oggi, sul campo del Celio, si apre un capitolo inedito. Il cantante decide di condividere la sua storia in prima persona, mescolando musica e sport in un mix che promette sorprese. Preparati a scoprire dettagli che potrebbero cambiare tutto ciò che sai su di lui!

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