Cronaca
Roma rinforza la sicurezza delle sue piazze dopo l’attentato in Germania

La minaccia di attacchi terroristici, accentuata dopo l’attentato di Magdeburgo, preoccupa l’Europa, inclusa Roma, dove, in occasione del Giubileo, si prevede l’arrivo di milioni di pellegrini e turisti. Il punto culminante per la Capitale sarà alla vigilia di Natale, con l’apertura della Porta Santa da parte di Papa Francesco. I vertici straordinari al Viminale, cui ha preso parte il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, hanno avuto come risultato misure di sicurezza attuate non solo nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri. Una circolare inviata a tutti i prefetti ha disposto di “rafforzare la sicurezza ai mercatini di Natale e nelle aree interessate da maggior afflusso di pubblico” e di “implementare le attività info-investigative” e quelle di “vigilanza e controllo” in luoghi affollati.
GLI OBIETTIVI
Il rischio di attacchi da parte di lupi solitari radicalizzati è al centro dell’attenzione degli apparati di sicurezza, che non hanno evidenze di pianificazioni ostili contro obiettivi italiani. Si rinnova il monitoraggio tra forze di polizia e intelligence, anche sul web. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato l’importanza di rafforzare i presidi di sicurezza durante eventi come mercatini e processioni, prevedendo dissuasori e misure simili per prevenire incidenti. Le circolari del 10 dicembre e dell’11 dicembre richiedono vigilanza su porti, aeroporti e obiettivi religiosi, soprattutto in vista del Giubileo. Si prevede un incremento di oltre 700 unità tra carabinieri, guardia di finanza e polizia per il periodo festivo.
LA PREVENZIONE
Particolare attenzione sarà dedicata alle strade affollate come via del Corso e ai mercati di Porta Portese, frequentati ogni domenica da migliaia di persone. Il sindacato della polizia locale, Sulpl, evidenzia la necessità di una riforma nazionale per riconoscere ufficialmente le polizie locali come forze di polizia. Anche in occasione dell’atteso afflusso di 80.000 persone il 24 dicembre in Vaticano, si evidenziano le misure preventive da adottare. Gabriele Di Bella, dell’Ugl Autonomie, richiama l’attenzione sulla direttiva Gabrielli, che impone di verificare il rispetto di tutte le norme di sicurezza prima di dare il via a eventi pubblici.
Cronaca
Scontro tra scooter e taxi a Tor Cervara: decede un uomo di 50 anni

Un altro caos sulle strade di Roma: un tassista sbatte contro uno scooter Honda SH 300, uccidendo un 50enne italiano nella periferia est, mentre lui se la cava con un passaggio in ospedale per test anti-droga e alcol. Tipico di questa città dove tutti pensano di essere in pole position! #RomaTrafficoInfernale #IncidenteMortale #TaxiVsScooter #ItaliaStradePericolose (145 caratteri)
Lo Scontro Fatale
Nel pomeriggio di oggi, un incidente mortale ha bloccato via di Tor Cervara, nella caotica periferia est di Roma. Un taxi Dacia Lodgy si è scontrato con uno scooter Honda SH 300 guidato da un 50enne italiano, che non ce l’ha fatta. Niente di nuovo in una città dove il traffico è un gioco al massacro quotidiano.Il Tassista e i Test
Il conducente del taxi, un italiano di 55 anni, ha frenato appena in tempo per prestare soccorso, ma è finito dritto in ospedale per i soliti controlli alcolemici e tossicologici. Chissà se stavolta scopriranno qualcosa di più di un caffè forte – in fondo, qui a Roma, guidare con il piede sul gas è uno sport nazionale.
Le Indagini della Polizia
Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia locale di Roma Capitale, dal IV gruppo Tiburtino, per ricostruire la dinamica. Speriamo che riescano a dipanare questo pasticcio senza altre sorprese, perché in questa giungla urbana, ogni incidente è solo l’inizio di una nuova storia.
Cronaca
Carlo Bravi accusa il medico: Quattro interventi errati e conseguenze sul corpo

Un altro scandalo nel mondo della chirurgia estetica made in Italy: una donna, ex colf attirata da offerte a prezzi stracciati, finisce nel calvario post-operazione al seno con un chirurgo già invischiato in quattro inchieste per malpractice. Ma chi se ne frega delle regole, vero? #ChirurgoFurbetto #OperazioniLowCost #SanitaAllaRovescia #ScandaloMedico #ViraleOra
La storia della vittima
Una donna comune, che faticava come colf per arrivare a fine mese, ha ceduto alla tentazione di un ritocchino al seno a prezzi da saldo. “Lavoravo 12 ore al giorno e lui mi prometteva miracoli a metà prezzo”, ha raccontato, senza sapere che si sarebbe ritrovata con complicazioni da incubo, tra infezioni e risultati da barzelletta. Tipico di questi “eroi in camice” che giocano con la salute per arrotondare.Le indagini sul chirurgo
Questo tizio non è nuovo a guai: già quattro inchieste lo inchiodano per errori chirurgici e promesse non mantenute. Le autorità indagano su come offra interventi low-cost a chi non può permettersi di più, ma sembra che il sistema sanitario chiuda un occhio, o forse due. Chissà se finirà in galera o continuerà a operare nel sottobosco della bellezza a basso costo.
Le conseguenze per le pazienti
Le donne coinvolte pagano il prezzo più alto: dolori, rimpianti e battaglie legali. Questa ex colf ora combatte per un risarcimento, denunciando un chirurgo che sfrutta la disperazione femminile. Ma in un paese dove l’apparenza conta più della sostanza, quante altre cadranno nella trappola? Non c’è da stupirsi se queste storie esplodono online.
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