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Cronaca

Sciopero e corteo di venerdì 13

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Sciopero e corteo di venerdì 13

Il numero di scuole occupate a Roma continua a crescere. Recentemente, infatti, anche il liceo Kant, situato sulla Casilina, e il Socrate, in zona Garbatella, si sono uniti alle proteste. Attualmente, sono 16 gli istituti romani coinvolti nelle contestazioni di questo autunno, con sei di questi ancora in gestione degli studenti: il Kant, il Socrate, il Morgagni, il Manara, il Russell e il Newton (succursale). Al liceo Carducci, l’occupazione si è conclusa martedì sera, mentre al Manara è in corso una trattativa tra studenti e istituto per convertire l’occupazione in un’autogestione, che però non ha ancora avuto successo. Un episodio simile è avvenuto al Morgagni, dove martedì un gruppo di circa 40 tra docenti, il preside e genitori si è radunato davanti alla scuola nel tentativo di porre fine alla protesta.

Nel frattempo, presidi e istituzioni si trovano a fare i conti con i danni riportati dagli edifici scolastici. La Città Metropolitana di Roma, ente responsabile degli spazi delle scuole romane, attende relazioni dai singoli istituti liberati per valutare l’ammontare degli interventi necessari. Al liceo Virgilio di via Giulia, dove l’occupazione si è conclusa martedì sera dopo 12 giorni, i docenti hanno trovato locali in pessime condizioni, caratterizzati da cataste di spazzatura, muri imbrattati e aule danneggiate. Saranno necessari diversi giorni di pulizia per rendere nuovamente agibile la scuola, un compito che non potrà essere completato solo dal personale Ata. “I dipendenti sono disposti a fare anche straordinari – spiega una docente – ma non basterà. Ci vorrà una ditta di pulizie professionale.” Si prevede che l’istituto possa riaprire lunedì.

I Disagi

Domani, un’ulteriore giornata di disagi è prevista per i romani, a causa di strade deviate e servizi interrotti. Gli studenti manifesteranno accanto ai lavoratori della scuola dell’Usb, con il corteo che partirà alle ore 9.30 da Piazzale Tiburtino. Particolare attenzione ai nidi e alle scuole dell’infanzia della Capitale, dove il servizio potrebbe risultare a rischio.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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