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Sequestrata dalla Procura Spazio Novecento dopo la morte del 22enne Nicola Sganappa

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Sequestrata dalla Procura Spazio Novecento dopo la morte del 22enne Nicola Sganappa

Ad una settimana dalla morte di Nicola Sganappa, trovato senza vita davanti alla discoteca dell’Eur, la Procura ha posto sotto sequestro Spazio Novecento: ‘C’erano 2000 clienti del previsto’.

Scattato il sequestro per la discoteca Spazio Novecento, da anni punto di ritrovo di centinaia di giovani nel cuore del quartiere Eur. A far scattare il provvedimento è stata la morte di Nicola Sganappa, avvenuta lo scorso fine settimana, nella serata di sabato 7 dicembre 2024, proprio davanti all’ingresso del locale. Il sospetto è che il ragazzo, di 22 anni, si sarebbe potuto salvare se soltanto fosse stato soccorso in tempo.

Indagini in corso

Nel frattempo la Procura ha deciso di analizzare al meglio la situazione, dopo i controlli già avvenuti nello scorso weekend da parte della polizia: secondo le stime emerse il locale avrebbe ospitato almeno 2000 clienti in più di quanti potesse ospitarne. ‘Sarebbero state 2600 le persone all’interno del locale, contro le 600 previste secondo i limiti in quella tragica sera, nella giornata di sabato dicembre 2024.’ Una cifra che violerebbe le norme antinfortunistiche da parte del titolare. Al momento gli inquirenti stanno indagando per cercare conferme su quanto ipotizzato: la morte del ventiduenne potrebbe essere derivata anche da questo comportamento. ‘Se il personale di sicurezza si fosse dovuto occupare soltanto di 600 clienti, anziché di 2600, forse avrebbe prestato maggiore attenzione al giovane’, è il dubbio che si è instaurato nella Procura. Il numero di clienti, però, sarebbe soltanto una delle contravvenzioni di quella sera da parte del locale: gli estintori sarebbero stati vuoti e alcuni tavoli ostruivano le vie di sicurezza.

Riflessioni sulla tragedia

Continuano le indagini sulla morte di Nicola Sganappa, il ventiduenne originario di Baschi, in provincia di Terni, dove il sindaco Damiano Bernardini ha proclamato il lutto cittadino. ‘Se soccorso subito, si sarebbe potuto salvare’, è il pensiero della madre del giovane. L’ipotesi di reato, per il momento, è quella di morte come conseguenza di altro reato. Secondo le informazioni emerse, il ventiduenne avrebbe avuto qualche problema di salute, ma non è escluso che possa aver assunto stupefacenti. Il sospetto è che, se soltanto fosse stato soccorso in tempo, si sarebbe potuto salvare: nel mirino degli inquirenti i buttafuori, che potrebbero non aver fatto tutto il possibile per salvare il giovane.

Sganappa si trovava nella discoteca per festeggiare un suo amico. Poi sarebbe uscito dal locale. Una volta fuori, si è sentito male. I suoi amici lo stavano cercando quando lo hanno ritrovato: era a bordo di un’ambulanza arrivata sul posto e si trovava in condizioni disperate.

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Cronaca Roma, il Gullace è salvo: riapertura entro gennaio 2026

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Cronaca Roma – La città Metropolitana di Roma è riuscita a reperire i fondi necessari per rendere nuovamente agibile il Liceo Teresa Gullace, dopo gli incendi che l’hanno devastato pochi mesi fa.

Cronaca Roma, Nessun Aiuto dal Governo: i Ragazzi Torneranno dopo Natale

Come riporta l’ANSA, il consigliere di Città metropolitana delegato a Edilizia Scolastica, Impianti Sportivi e Politiche della Formazione, Daniele Parrucci, ha fatto sapere che, grazie al rendiconto che verrà approvato verso fine Aprile, sarà stanzionato il milione e mezzo necessario per ripristinare l’agibilità della succursale del Gullace.

Gli Studenti della Sede Centrale e i Danni dell’Incendio: No Aiuti dal PNRR

Nonostante l’incendio sia stato riconosciuto come un vero e proprio attacco ai danni delle istituzioni, incapaci di gestire la situazione dell’istituto, alle prese con dei lavori che limitavano le lezioni da inizio anno, e nonostante la situazione critica della scuola -con gli studenti costretti a seguire le lezioni dividendosi in due turni- il Gullace non è riuscito ad intervenire né con fondi propri né con risorse del PNRR. Questo malgrado anche l’appello diretto del sindaco Gualtieri al Governo per un intervento straordinario.

Cronaca Roma, la Riapertura della Sede

I danni sono stati stimati per circa 2 milioni di euro ma, fa sapere Parrucci, i ragazzi potranno tornare a svolgere regolarmente le lezioni nella succursale dal periodo successivo alle vacanze di Natale.

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Arrestato il re delle truffe Marco Mouly, la sua storia ha ispirato un documentario Netflix: ecco i retroscena della sua carriera criminale

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Arrestato il re delle truffe Marco Mouly, la sua storia ha ispirato un documentario Netflix: ecco i retroscena della sua carriera criminale

#Roma #Truffa #Netflix Arrestato il re delle truffe Marco Mouly. La sua incredibile storia di inganni e raggiri ha ispirato un documentario su Netflix. La notizia ha scatenato un fiume di commenti online, con molti che si chiedono come sia possibile che un singolo individuo abbia potuto sfuggire alla giustizia per così tanto tempo. Ecco tutti i dettagli.


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Marco Mouly, conosciuto come il re delle truffe, è stato arrestato a Roma. La sua storia, piena di colpi di scena e inganni, ha catturato l’attenzione di Netflix, che ne ha tratto un documentario. È incredibile come un uomo solo abbia potuto orchestrare una serie di truffe così sofisticate da attirare l’interesse di una piattaforma globale. Commento: "Ma come fanno questi geni del crimine a non finire in galera prima?"


L’arresto di Mouly ha sollevato un dibattito acceso sui social media. Molti si chiedono se il sistema giudiziario sia davvero efficace nel combattere la criminalità bianca. La domanda che tutti si pongono è: quanti altri Marco Mouly ci sono là fuori? Commento: "Forse dovremmo iniziare a guardare più documentari su Netflix per capire meglio chi ci circonda."

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