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Cronaca

Sfilate di luglio da piazza Navona a Villa Borghese

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Sfilate di luglio da piazza Navona a Villa Borghese

Nella prima metà di luglio, Roma si prepara ad ospitare una nuova edizione del grand tour dedicato alle preziose collezioni di moda firmate Dolce & Gabbana. L’evento, che si svolgerà per quattro giorni, metterà in evidenza l’Alta Moda, l’Alta Sartoria maschile e l’Alta Gioielleria, rappresentando una continuazione delle celebrazioni che dal 2012 hanno toccato luoghi iconici come Sicilia, Venezia, Milano e Puglia. Questa volta, la Capitale accenderà i riflettori su scenari, cultura e indotto manifatturiero locale. Recentemente, anche un’altra maison di fama internazionale, Christian Dior, ha annunciato che la sua collezione Cruise sarà presentata proprio a Roma.

LA GRANDE BELLEZZA

La città eterna si riafferma come protagonista nel 2023, anno in cui sarà sotto i riflettori anche per il Giubileo e i relativi eventi. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità per riportare Roma al prestigio internazionale nel settore dell’abbigliamento e del lusso, simile a quello vissuto durante la Dolce Vita e in parte negli anni Ottanta e Novanta. Gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno dichiarato: «Roma è un luogo del cuore, una città straordinaria che incarna il nostro amore per l’Italia e la sua storia. Per gli artisti e i creativi di tutti i tempi è sempre stata e sarà fonte infinita di ispirazione. Per questo siamo particolarmente emozionati e onorati all’idea di portare qui la nostra Alta Moda».

Concludendo: «Con ogni collezione vogliamo trasmettere il legame profondo con la cultura e le tradizioni locali: poter presentare le nostre creazioni a Roma, con la sua unicità e la grandiosità dei suoi monumenti, rappresenta un grande sogno che si realizza».

LE SFILATE

Le location esatte per le sfilate sono attualmente in fase di definizione, con voci che circolano su piazze celebri come piazza Navona e piazza del Popolo, che potrebbero ospitare pedane, backstage e invitati. Altre possibili scelte includono la Fontana di Trevi e piazza della Rotonda, insieme all’insolita ma suggestiva Campo dei Fiori, e un’immersione nel verde di Villa Borghese. L’ultima apparizione di Dolce e Gabbana a Roma risale a settembre 1995 durante la sfilata a piazza Navona Moda Sotto le Stelle, con le celebri testimonial Isabella Rossellini e Monica Bellucci.

LA REAZIONE

Le autorità cittadine hanno espresso grande soddisfazione per l’imminente evento, ritenuto benefico per l’immagine di Roma. Il sindaco Roberto Gualtieri ha affermato: «Voglio ringraziare Domenico Dolce e Stefano Gabbana. La loro scelta ci rende felici e orgogliosi, perché è la conferma di un trend ormai consolidato che vede la Capitale di nuovo sotto i riflettori di tutto il mondo». L’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, ha aggiunto: «Sarà un evento mondiale che abbiamo fortemente voluto ed è l’ulteriore conferma di come Roma sia ritornata attrattiva».

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Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

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Suor Genevieve, l’amica del Papa che bazzica tra giostrai e gay: “Ci pagava le bollette”

IncredibileViaggioDiFede: Una suora di 83 anni cammina per chilometri con uno zaino, vivendo in roulotte da 50 anni tra comunità LGBTQ+ e giostrai – scopri la sua storia straordinaria! 🏞️🙏

La Vita Straordinaria di una Religiosa Itinerante

Immaginate una donna di 83 anni che ha scelto di vivere in una semplice roulotte per oltre mezzo secolo, immersa nelle comunità LGBTQ+ e tra i giostrai del litorale romano. Questa “piccola sorella di Gesù” ha dedicato la sua esistenza a un cammino di solidarietà e vicinanza, attirando l’attenzione per il suo stile di vita unico e ispiratore. Non è solo una storia di fede, ma un’avventura che sfida le convenzioni e risveglia la curiosità su come si possa trovare pace in un’esistenza nomade.

Il Viaggio Inatteso verso San Pietro

Con uno zaino in spalla, questa instancabile religiosa ha affrontato un percorso da Ostia fino a San Pietro, motivata dal desiderio di stare vicina al Papa Francesco. Che cosa l’ha spinta a intraprendere un simile cammino a un’età così avanzata? È un gesto che evoca meraviglia e domande: è forse un simbolo di devozione pura o un richiamo a valori dimenticati? La sua presenza tra le folle vaticane ha già catturato l’immaginazione di molti, lasciando tutti a chiedersi quali segreti nasconda una vita così dedicata.

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Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

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Le mie corrispondenze con il Papa per sostenere gli “scartati”

PapaFrancesco e il prete rivoluzionario: una storia di fede, inclusione e miracoli inaspettati che ti lascerà a bocca aperta! #Solidarietà #LGBTQ #Misericordia

MANI TESE

Immagina di uscire da una chiesa al mattino e trovarti di fronte a una fila infinita di 300 persone, tutte in silenzio, con le mani tese in un grido silenzioso di fame e disperazione. È successo a don Andrea Conocchia durante i primi giorni del lockdown in Italia, quando la pandemia aveva congelato tutto. In quel momento, il mondo di questo prete è cambiato per sempre. A Torvaianica, a pochi passi da Roma, ha iniziato a distribuire cibo e aiuto a centinaia di persone di ogni nazionalità, orientamento e background, trasformando la sua parrocchia in un rifugio per chi era stato dimenticato. Tra loro, storie strazianti di transgender argentine che hanno trovato in don Andrea non solo un pasto, ma una vera speranza. Come ha fatto un semplice prete a innescare una catena di eventi che ha coinvolto addirittura il Papa?

GLI INCONTRI

E se ti dicessimo che don Andrea è riuscito a far incontrare il Pontefice con persone emarginate, creando momenti che sembrano usciti da un film? Attraverso l’aiuto di suor Genevieve Jeanningros, amica fidata di Papa Francesco, ha organizzato udienze del mercoledì dove transgender, omosessuali e altri “scartati” hanno condiviso le loro storie con il leader della Chiesa. Immagina la scena: un ragazzo gay che confessa al Papa di essere stato rifiutato, e Francesco che risponde con un gesto di misericordia assoluta. O due uomini sposati civilmente che ricevono parole di incoraggiamento direttamente dal Pontefice. Don Andrea, commosso da questi incontri, ha continuato la sua missione, creando persino uno sportello d’ascolto per offrire supporto psicologico e sanitario. Sarà questa la rivoluzione che tutti aspettavamo? Una fede che abbraccia davvero tutti, senza eccezioni?

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