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Cronaca

Sparizione di gioielli e Rolex per un valore di 60mila euro

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Sparizione di gioielli e Rolex per un valore di 60mila euro

Una nuova truffa, ai danni di un’anziana, si è verificata martedì sera, poco prima dell’ora di cena, a Nuovo Salario. In un condominio situato in via Conca d’Oro, una donna italiana di 88 anni è stata vittima di un abbindolamento che le ha fruttato la sottrazione di numerosi gioielli e due orologi Rolex per un valore totale di 60 mila euro. L’anziana ha aperto la porta credendo di trovarsi di fronte a veri agenti delle forze dell’ordine, poiché due uomini si sono presentati a bussare. Essi, una volta all’interno, sono riusciti a convincerla che erano in servizio, ma entrambi sono risultati essere truffatori in abiti civili.

LA DINAMICA

Dopo essere entrati, i due malfattori hanno persuaso l’88enne a mostrare i pochi, ma preziosi, oggetti che aveva nei cassetti. Diverse collane, bracciali e orecchini d’oro sono stati consegnati, insieme ai due orologi, che avevano un valore inestimabile per la famiglia. I truffatori hanno poi dichiarato che sarebbero tornati per spiegare meglio il motivo della loro visita, ma sono fuggiti allontanandosi rapidamente con il bottino. Solo dopo l’intervento della governante e dei familiari, la donna ha realizzato di essere stata raggirata e ha avvertito le vere forze dell’ordine. Pochi giorni prima, un’altra signora di 80 anni era stata coinvolta in un simile raggiro; tuttavia, in quel caso, la vittima era riuscita a mettere in trappola il truffatore, che è stato arrestato grazie all’ausilio della polizia.

IL FENOMENO

Il fenomeno delle truffe agli anziani continua a essere un problema rilevante nella Capitale. Nonostante le operazioni di polizia che hanno condotto all’arresto di numerose organizzazioni che commettono questi reati, la situazione appare lontana dall’essere risolta. Secondo le ultime denunce, le aree maggiormente affette da questo tipo di truffa comprendono il centro storico, il Nomentano e piazza Bologna. Dall’inizio dell’anno, i carabinieri hanno eseguito oltre 320 arresti e sono state presentate oltre 3.500 denunce. Questi dati evidenziano il continuo allarmante incremento delle truffe agli anziani, nonostante i ripetuti interventi delle autorità competenti.

Cronaca

Prime dieci sospensioni effettuate

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Rientro amaro per alcuni studenti romani che ieri hanno ripreso le lezioni in presenza, mentre sono iniziate le sospensioni per coloro coinvolti nelle recenti occupazioni. Al liceo classico Virgilio, la sanzione ha colpito un solo studente per la sua partecipazione a varie mobilitazioni, inclusa una protesta in cui è stata bruciata una foto del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Per lui sono stati disposti 10 giorni di sospensione, con la curiosità su eventuali misure disciplinari per gli altri coinvolti.

Al liceo Cavour, dieci studenti hanno subito sanzioni, la cui durata è iniziata ieri, sebbene l’obbligo di frequenza sia mantenuto. I ragazzi hanno infatti organizzato un sit-in di protesta contro le “misure di repressione”, evidenziando le punizioni disciplinari che comportano fino a 15 giorni di sospensione, ore di volontariato con la comunità di Sant’Egidio e letture di “Il maestro e Margherita” di Bulgakov e “Contro il fanatismo” di Amos Oz.

I DANNI

Il tema delle sanzioni è strettamente legato al risarcimento danni. I collettivi studenteschi stanno attivando raccolte fondi anonime per evitare che solo pochi vengano identificati come responsabili. Al Morgagni sono stati raccolti oltre 4700 euro, mentre al Virgilio la somma ha superato i tremila. Due studenti del Visconti sono stati individuati come responsabili sulla base di una foto pubblicata su Instagram e dovranno coprire un risarcimento di 7200 euro. Gli studenti di Visconti avvertono che, in caso di mancato risarcimento, potrebbero affrontare un processo penale con la costituzione di parte civile da parte del ministro Valditara.

LA RIAPERTURA

In contrasto, il rientro per gli studenti del liceo Gullace di Roma è stato più gratificante, poiché sono tornati nella sede centrale dopo due mesi di chiusura. La struttura di piazza dei Cavalieri del Lavoro era stata chiusa per lavori di messa in sicurezza sismica. Dopo disagi legati a incendi e trasferimenti, dal 7 gennaio l’edificio ha riaperto, accogliendo nuovamente studenti con 22 aule riattivate. Daniele Parrucci ha spiegato che sono stati forniti banchi e sedie mancanti, e che sono stati eseguiti interventi di manutenzione per garantire l’operatività dell’edificio in sicurezza.

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Cronaca

Furti e aggressioni nelle abitazioni di coppie di anziani, arrestata la banda

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Pericolosi, violenti e specializzati in furti in abitazione. Cinque banditi sono stati arrestati dai carabinieri di Frascati dopo aver messo a segno otto colpi tra Grottaferrata, Centocelle e Fidene tra l’11 e il 27 novembre. Le indagini hanno incluso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e satellitari. La “centrale operativa” della banda era situata nel campo rom di via dei Gordiani, dove è stato arrestato il capo, Luigi D. G., di 54 anni, insieme alla compagna, Laura M., di 34 anni. Tre altri complici, già in carcere per reati analoghi, erano Valentino M., di 27 anni, Florin T. e Alex M., entrambi di 24 anni.

LA SEQUENZA

La banda operava con modalità collaudate. A bordo di una Jeep Renegade noleggiata, il capo accompagnava i complici nei luoghi dei furti, prendendo di mira abitazioni di anziane coppie. Il primo allarme era scattato l’11 novembre a Grottaferrata, dove hanno fatto irruzione in due appartamenti, rubando oggetti per un valore di 10mila euro. Una vicina, insospettita, ha fotografato la targa del veicolo, attivando il “Targa System”. Dopo, i ladri hanno continuato a colpire, aggredendo anche un anziano in casa sua il 16 novembre con minacce di morte.

SOTTO LA LENTE

Le indagini non si fermano qui. Le utenze telefoniche del capo e della compagna continuano a essere monitorate anche dopo gli arresti. I complici detenuti hanno contattato Luigi D. G. e Laura M. tramite telefoni a loro disposizione in carcere. Nelle conversazioni registrate, hanno chiesto aiuti economici e minacciato di denunciarli se non ricevessero supporto. Gli investigatori stanno dunque esaminando un secondo filone d’indagine riguardante il traffico di telefoni e sim all’interno delle carceri.

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