Cronaca
Sushi salvato grazie all’intervento della Polizia Locale

Nemi ha visto un lieto fine per la cagnolina “Sushi”, un esemplare di razza shitsu, soccorsa dalla Polizia Locale dopo diversi giorni di solitudine. La situazione si è verificata quando la proprietaria della cagnolina è stata ricoverata improvvisamente in ospedale a causa di un malore.
L’intervento della Polizia Locale
Questa mattina, una vicina di casa ha avvertito il Comando della Polizia Locale dopo aver sentito “Sushi” abbaiare. Il comandante Gabriele Di Bella, insieme alla Protezione Civile e a un altro agente, ha subito attivato le ricerche per rintracciare la proprietaria della cagnolina. Dopo averla trovata in un ospedale di Velletri, si è riusciti a contattare un’amica della donna che possedeva una chiave dell’abitazione.
Il salvataggio di “Sushi”
Una volta aperta la porta, “Sushi” è stata rifocillata e poi affidata a una residente di Nemi, che si è offerta di prendersene cura in attesa del ritorno della padroncina. La vicenda ha coinvolto anche il sindaco di Nemi, Alberto Bertucci, che ha attivato una rete di solidarietà per risolvere la situazione.
Il caso si è concluso positivamente grazie alla collaborazione tra cittadini e istituzioni, sottolineando il valore della solidarietà umana.
Cronaca
Annuncio del macchinista della metro A: Ci sono 100 borseggiatori a bordo

HaiMaiSentitoUnTrenoPienoDiBorseggiatori? #RomaSOS
L’Annuncio Shock nella Metro A
Immaginate di essere su un affollato treno della metro A a Roma, diretto verso il Vaticano, e improvvisamente un annuncio echeggia: “Attenzione, ci sono cento borseggiatori a bordo, oltre cento a carrozza!” I turisti e i pellegrini, già emozionati per raggiungere la Città Eterna, rimangono a bocca aperta, scambiandosi sguardi increduli. È una scena da film, ma sta accadendo davvero, e fa riflettere su quanto Roma sia diventata un magnete irresistibile per questi ladri astuti.
L’Esplosione dei Borseggi durante il Giubileo
Con l’inizio del Giubileo, la Capitale si è trasformata in un paradiso per i borseggiatori provenienti da tutta Europa. Mentre i fedeli e i visitatori si riversano per le strade, questi professionisti del furto si mescolano alla folla, pronti a colpire. Gli arresti da parte di carabinieri e polizia fioccano senza sosta, ma sembra una battaglia persa: ogni volta che ne bloccano uno, ce ne sono altri che sfuggono, lasciando tutti a chiedersi se riusciranno mai a fermare questa ondata.Le Bande Rivali in Azione
Tra i borseggiatori, due gruppi dominano la scena e alimentano la tensione: le borseggiatrici rom, che operano in gruppi numerosi e coordinati, e i cosiddetti “latinos”, i sudamericani noti per le loro tattiche aggressive. Immaginate scene da thriller, con spray al peperoncino usato per distrarre le vittime e fughe spericolate nelle gallerie della metro. La situazione è peggiorata con i funerali di Papa Francesco, dove questi ladri si infiltrano tra i fedeli in piazza San Pietro e nella basilica di Santa Maria Maggiore, approfittando della calca per sfilare portafogli e cellulari in un batter d’occhio. E il colpo di scena? Nell’ultimo episodio, un borseggiatore sudamericano ha perso la vita in una fuga drammatica, travolto da un treno dopo una lite per il bottino – un finale che fa gelare il sangue e solleva mille domande su questo mondo sotterraneo.
Cronaca
Il carabiniere afferma di essere del Ros dopo l’incidente con il vigile Virgili.

ScioccanteDichiarazioneDiUnCarabiniere ‘Sono del Ros e non mi potete fare niente’: le parole che hanno sconvolto tutti dopo un incidente drammatico!
Le parole choc dopo l’incidente
Un carabiniere in servizio ha pronunciato frasi che hanno lasciato tutti senza parole, subito dopo aver investito un agente della polizia municipale. Francesco Cabras, ora al centro di un’inchiesta, avrebbe detto: “Sono del Ros, e non mi potete fare niente”, rivolgendosi agli agenti intervenuti. L’episodio ha coinvolto l’agente Daniele Virgili, un giovane di 24 anni appena assunto, che ha perso una gamba a causa dell’impatto.
I dettagli dell’incidente
L’evento si è verificato sulla via Tiburtina lo scorso 7 novembre, trasformando una serata in un incubo. Cabras, che era fuori servizio e stava tornando a casa, ha colpito Virgili e altri due agenti impegnati in controlli stradali. Viaggiava a circa 70 km/h in un’area con limite di 50 km/h, e le analisi successive hanno rivelato un tasso alcolemico quasi quattro volte oltre il consentito, alimentando le accuse di lesioni stradali gravissime.La testimonianza che fa riflettere
Secondo quanto emerso, il fratello dell’agente investito ha descritto scene incredibili: “Ho visto il carabiniere ridere dopo l’incidente, come se non si rendesse conto di cosa fosse successo”. Questa rivelazione aggiunge un tocco di mistero e rabbia a una storia già carica di tensione, lasciando molti a chiedersi cosa passi per la mente in momenti del genere. Cabras, nel caos post-incidente, sembrava più preoccupato per una ferita alla mano che per le gravi conseguenze delle sue azioni.
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