Attualità
Taxi Roma: un concorso pubblico che discrimina i candidati meritevoli. La lettera di un partecipante
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Pubblichiamo la lettera di un partecipante al bando del Comune di Roma per le licenze taxi.
“Gentile Redazione, sono M.V., un ragazzo di 21 anni che fa la doppia guida da ormai 8 mesi con la licenza di mio padre.
Partecipo al bando per il rilascio della licenza taxi selezionando l’opzione 3, rendendomi disponibile nei confronti del comune di Roma per l’eventualità di accettare la licenza per il trasporto di persone con disabilità, ignaro di tutto quello che sarebbe accaduto…
Ho avuto una valutazione del test pari a 43/50 e con l’aggiunta del periodo di guida equivalente a 0,1 per un totale in graduatoria di 43,1.
Ebbene sì con un punteggio del genere parteciperei alla vittoria di entrambe le graduatorie, opzione 1 e opzione 2.
Invece mi ritrovo alla posizione 3069 per la graduatoria N.1 e 218 per la N.2, fuori da tutto.
Ho riletto e riletto più volte il regolamento del bando e non si evince da nessuna parte che l’opzione 3 sarebbe stata una riserva. Questa è un’ingiustizia e si va contro il senso della meritocrazia. Sono stati esclusi più di 600 persone e falsando completamente l’intera graduatoria essendo che rimarrà’ valida per tre anni.
Un concorso pubblico straordinario per l’assegnazione di 1.000 nuove licenze taxi a Roma, indetto con Determinazione Dirigenziale QG/1201/2024, sta generando un caso di palese ingiustizia che colpisce direttamente chi ha scelto di rispettare le regole e partecipare con trasparenza.
I candidati che hanno optato per l’Opzione 3 (concorrere sia per le licenze ordinarie sia per quelle destinate al trasporto di persone con disabilità) sono stati arbitrariamente relegati in fondo alle graduatorie, trattati come riserve, indipendentemente dal punteggio conseguito. Questo non solo contraddice quanto stabilito agli articoli 7 e 14 del bando, che garantiscono l’accesso alle graduatorie di merito, ma svilisce lo sforzo di chi ha partecipato in buona fede, ottenendo risultati eccellenti.
Abbiamo inviato lettere formali di diffida all’Amministrazione Capitolina per richiedere la rettifica immediata delle graduatorie, ma fino a ora non abbiamo ricevuto risposte. Intanto, la disparità di trattamento rimane, penalizzando chi ha scelto di partecipare per entrambe le tipologie di licenze. Questo caso non riguarda solo i partecipanti al concorso, ma mina la credibilità del sistema dei concorsi pubblici. La trasparenza e l’equità devono essere garantite per tutti i cittadini, soprattutto in un settore strategico come quello del servizio taxi, cruciale per la mobilità urbana di Roma. Vi invitiamo a raccontare questa vicenda, affinché la voce di chi sta subendo questa ingiustizia possa essere ascoltata e il problema affrontato pubblicamente. Siamo a disposizione per fornire documentazione e chiarimenti. Grazie per l’attenzione e per il vostro supporto nel portare alla luce questa grave irregolarità.”
Cordiali saluti,
M. V.
Attualità
Incidente su via Tiburtina: un 33enne muore dopo aver colpito un semaforo, una giovane risulta gravemente ferita.
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Un grave incidente si è verificato all’alba di oggi, domenica 23 febbraio, su via Tiburtina, nel quartiere Rebibbia. Verso le 4.00, un’auto diretta verso il Grande Raccordo Anulare ha perso il controllo, schiantandosi contro un semaforo. L’incidente sembra essersi verificato a causa dell’alta velocità.
Un uomo di 33 anni, di nazionalità rumena e conducente della Mazda 6 coinvolta, è deceduto sul colpo. Il personale del 118, giunto sul posto, ha confermato il decesso. Altri due passeggeri, un uomo e una giovane di 28 anni, sono stati trasportati in codice rosso agli ospedali Sandro Pertini e Policlinico Umberto I a causa delle gravi ferite riportate.
Sul luogo dell’incidente, gli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale hanno chiuso via Tiburtina all’altezza di via Furio Cicogna per facilitare le operazioni di soccorso.
Reazioni alle stragi stradali
Marco Milani, Segretario Romano del Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), ha commentato l’incidente: “Ennesima vittima sulle strade romane che va ad aggiungersi a quelle che vengono ormai definite stragi del sabato sera. La polizia locale, già carente di importanti risorse deve tornare al suo ruolo intensificando i servizi autovelox ed i rilievi etilometrici.” Ha poi aggiunto: “Solo una vera e propria guerra all’alta velocità e al consumo di sostanze alteranti, maggiori cause della gran parte di morti su strada, può riportare la sicurezza delle strade romane, agli standard delle altre Capitali europee.”
Attualità
L’ultimo messaggio del prof Giovanni Scambia ai giovani medici è di non smettere di meravigliarsi.
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Si sono svolte oggi le esequie di Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Gemelli e primario di ginecologia. L’ultimo messaggio del medico, registrato poco prima della sua scomparsa avvenuta il 20 febbraio a causa di un tumore al pancreas, è dedicato ai giovani medici e agli studenti di medicina.
Il video, condiviso da Scambia, esprime il suo desiderio di ispirare le nuove generazioni. “Il nostro viaggio nel passato e nel presente della ginecologia ostetricia del Policlinico Gemelli si conclude qui – spiega Scambia nel video – Faccio un ultimo messaggio, che voglio lasciare ai giovani che dovranno costruire il futuro della nostra scuola e della nostra clinica. Ed è quello di meravigliarsi dei progressi e delle conquiste così come mi meraviglio ancora io oggi di dove siamo arrivati”.
In un personale e toccante augurio, Scambia afferma: “Quando iniziai non avrei mai pensato di poter dire a una donna con un tumore che dopo la guarigione avrebbe potuto avere un bambino. Eppure oggi è così. Per chi scriverà la nostra storia, il mio augurio è di attraversare ancora tante scoperte e tante vittorie, magari con una squadra meravigliosa come la nostra. Grazie a tutti”.
Giovanni Scambia ha dedicato la sua vita alla medicina e alla formazione, lasciando un’importante eredità come ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e come Direttore Scientifico del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, contribuendo significativamente alla ricerca medica e alla crescita della struttura.
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