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Cronaca

Tragedia a Focene: il racconto del fratello di uno dei pescatori dispersi in mare

Massimo e Claudio Di Biase, padre e figlio, sono morti nell’affondamento del loro peschereccio al largo di Focene. La tragedia è avvenuta domenica pomeriggio mentre stavano rientrando a casa con la loro vongolara, la “Sette Fratelli”. Il cambiamento improvviso del meteo, con vento forte e onde alte oltre due metri, ha causato il naufragio, mentre il fratello di Massimo, Roberto, a bordo della barca Aliseo I, ha avuto successo nel raggiungere il porto.

### Lutto cittadino a Fiumicino

Il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, ha proclamato un lutto cittadino in onore della tragedia, affermando che “una tragedia che ci colpisce da vicino e che ci lascia sgomenti ed addolorati”. Le bandiere sono state esposte a mezz’asta, e i cittadini sono stati invitati a osservare un minuto di silenzio. Ieri sera, le luminarie natalizie sono rimaste spente.

### Operazioni di soccorso

Le operazioni di soccorso sono iniziate subito, coinvolgendo motovedette, gommoni, e un elicottero dell’Aeronautica. Dopo ore di ricerche, è stato trovato il corpo di Massimo a circa 500 metri dalla costa, seguito poco dopo dal corpo di Claudio sulla spiaggia di Focene. La comunità di Fiumicino è in lutto, e molti hanno espresso le loro condoglianze sui social media.

Massimo Di Biase era descritto come una persona semplice e molto attaccata al suo lavoro, orgoglioso del fatto che il figlio Claudio seguisse le sue orme nella tradizione familiare della pesca. Nonostante la tragedia, la pescheria di famiglia in via dei Promotori a Ostia è rimasta aperta per rispettare gli ordini dei clienti.

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