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Cronaca

Un festival incantato dedicato ai più piccoli

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Un festival incantato dedicato ai più piccoli

Roma, 6-15 dicembre 2023. Torna a Roma “Il Giardino delle Fiabe”, il festival dedicato ai bambini che, giunto alla sua quinta edizione, promette di far sognare grandi e piccini con spettacoli ispirati alla tradizione fiabesca. L’evento si svolgerà in due suggestive location: dal 6 all’8 dicembre al Parco della Cellulosa e dal 13 al 15 dicembre a Villa Carpegna. Organizzato dall’Associazione “Le Chat Noir APS” e con la direzione artistica di Annabella Calabrese, il festival offre un ricco programma di attività, spettacoli di narrazione, laboratori e workshop, tutti a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

Un viaggio nel mondo delle fiabe

Il festival trasformerà i due parchi in un regno medievale e incantato, ricco di personaggi delle fiabe italiane e internazionali. Gli eventi si svolgeranno per sei giorni, dalle mattine al primo pomeriggio, con un’ampia varietà di attività pensate per intrattenere e educare i più piccoli. “Siamo molto emozionati di festeggiare il primo quinquennio del nostro Festival”, afferma Annabella Calabrese. “Ogni anno cerchiamo di concepire spettacoli sempre più entusiasmanti e immersivi, lontani dagli schermi, per educare le nuove generazioni attraverso storie antiche e nuove”.

Un programma ricco di attività

Il festival si apre il 6 dicembre con laboratori creativi, spettacoli di narrazione e talk. Tra le attività in programma, si segnala il Laboratorio di creazione dei burattini e lo spettacolo “Fiabe d’Oriente”. Il fine settimana successivo, a Villa Carpegna, si terranno spettacoli immersivi come “Fiabe di bimbe e bimbi coraggiosi” e laboratori interattivi. Grande novità di quest’anno è l’APP “Il Giardino delle Fiabe”, che permetterà ai bambini di scoprire curiosità sui personaggi e di seguire le rappresentazioni tramite audio in diretta. Il festival si preannuncia un’occasione imperdibile per riscoprire la magia delle fiabe e per coinvolgere i più piccoli in un’esperienza unica e formativa.

Segue il programma ufficiale dell’evento

Parco della Cellulosa

6 Dicembre 2024 ore 17 – Laboratorio di creazione di burattini da elementi di riciclo e di educazione alla sostenibilità ambientale a cura di Giovanna Cappuccio

6 Dicembre 2024 ore 18 – FIABE DAL MONDO: Fiabe d’oriente con Annabella Calabrese e Giovanna Cappuccio scritto e diretto da Annabella Calabrese

6 Dicembre 2024 ore 19 – “Come comunicare con le nuove generazioni” – Talk con il regista vincitore del globo d’oro Daniele Esposito

7 Dicembre 2024 ore 10 – Laboratorio di gioco teatro “Inventa una storia” a cura di Annabella Calabrese e Daniele Esposito

7 Dicembre 2024 ore 11.30 – FIABE DAL MONDO: English Fairy Tales (Part Two) con Craig Peritz e Anita Tenerelli di THE TURNABOUT APS, scritto e diretto da Annabella Calabrese

7 Dicembre 2024 ore 12.30 – Talk con Craig Peritz, attore del Living Theatre di New York

8 Dicembre 2024 ore 11 – Musiche da fiaba concerto-spettacolo con il quartetto Sharareh e Vincenzo Iantorno, scritto e diretto da Annabella Calabrese

8 Dicembre 2024 ore 12 – La Magia della Letteratura, Talk e presentazione di autori emergenti dell’editoria infantile

Villa Carpegna

13 Dicembre 2024 ore 15 – Fiabe di bimbe e bimbi coraggiosi (Spettacolo itinerante) scritto e diretto da Annabella Calabrese e Daniele Esposito e realizzato con i partecipanti alla residenza artistica “IL GIARDINO DELLE FIABE”

14 Dicembre 2024 ore 11 – Fiabe allegre e divertenti (Spettacolo itinerante) scritto e diretto da Annabella Calabrese e Daniele Esposito e realizzato con i partecipanti alla residenza artistica “IL GIARDINO DELLE FIABE”

14 Dicembre 2024 ore 15 – Fiabe per i più piccini: Zio Lupo (Spettacolo di storytelling e burattini) scritto e diretto da Annabella Calabrese e Daniele Esposito con Giovanna Cappuccio e Annabella Calabrese

15 Dicembre 2024 ore 11 – Fiabe di principi e principesse (Spettacolo itinerante) scritto e diretto da Annabella Calabrese e Daniele Esposito e realizzato con i partecipanti alla residenza artistica “IL GIARDINO DELLE FIABE”

15 Dicembre 2024 ore 15 – Fiabe per i più piccini: La fiaba dei gatti (Spettacolo di storytelling e burattini) scritto e diretto da Annabella Calabrese e Daniele Esposito con Giovanna Cappuccio e Annabella Calabrese

Dal 2 al 15 Dicembre 2024 – “IL GIARDINO RACCONTA” Installazione audio e video

Dal 2 al 12 Dicembre 2024 – RESIDENZA ARTISTICA “IL GIARDINO DELLE FIABE” rivolta ad attori professionisti selezionati attraverso provino.

Cronaca

Corrado Veneziano e le facce di Cristo al Mausoleo di Santa Costanza

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Corrado Veneziano e le facce di Cristo al Mausoleo di Santa Costanza

Cristo finisce in mezzo ai casini globali: un artista italiano immagina il Salvatore tra le rovine di Gaza, l’inferno ucraino e i barconi del Mediterraneo, mescolando fede e geopolitica in una mostra che fa a pugni con il politically correct. #ArteControversa #CristoNeiGuai #PaceOFake

La Filosofia Dietro la Mostra

L’artista Corrado Veneziano non le manda a dire: in “Yeshu’a – Il volto, i volti di Cristo”, esposta al Mausoleo di Santa Costanza fino al 24 aprile, reimmagina Cristo non come un santino polveroso, ma come un testimone scomodo dei disastri moderni. Parliamo di grida inascoltate in zone di guerra, silenzi colpevoli dei potenti e viaggi disperati che finiscono in tragedia. È come se dicesse: “Ehi, mondo, Cristo è qui, nei posti dove nessuno vuole guardare”.

Le Opere e i Luoghi Caldi

Nel cuore della mostra, venti opere uniscono icone cristiane con mappe del mondo reale, numeri, coordinate e simboli culturali, creando un mix che fa riflettere – o ridere, a seconda di quanto sei cinico. I pezzi forti? Tre tele inedite che piazzano il volto di Cristo dritto nei casini: uno nella Striscia di Gaza e Medio Oriente, un altro nell’Europa orientale tra Ucraina, Bielorussia e Romania, e un terzo nel Mediterraneo, con un occhio a Lampedusa. Veneziano spiega: “Questi volti si sovrappongono alle mappe, incrociando linee che decidono destini umani, come grida che ti fissano e ti chiedono: ‘E tu che fai?'”. È un richiamo alla pace, ma con un tocco di sarcasmo verso chi predica senza agire.

Simboli e Messaggi Scomodi

Oltre ai volti, l’artista infila simboli classici come l’ulivo, la colomba e una croce fluttuante, ma li usa per puntare il dito su ipocrisie globali. Niente di troppo soft: è arte che evoca risposte, o almeno ci prova, in un mondo dove la pace sembra solo un hashtag. Qui, ogni opera è un pugno allo stomaco, ricordandoti che l’arte non è solo per salotti borghesi.

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Cronaca

Sta per saltar fuori: Massimo Barberio è parzialmente handicappato.

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Sta per saltar fuori: Massimo Barberio è parzialmente handicappato.

Uccide la madre a coltellate, la nasconde in un armadio sigillato col cemento, e ora rischia di tornarsene a casa libero perché “pazzo”? Un vero schiaffo alla giustizia! #Matricidio #GiustiziaFallita #PsicopaticiInLibertà

Il Delitto e la Possibile Libertà

Massimo Barberio, 61 anni, ha confessato di aver accoltellato a morte la madre nel 2023, per poi infilarne il corpo in un sacco e murarlo in un armadio. L’uomo è attualmente in carcere, ma il procuratore Antonio Verdi ha chiesto solo 10 anni di reclusione dopo che un consulente ha rilevato un parziale vizio di mente. Tuttavia, il perito del Tribunale ha sentenziato che Barberio era totalmente incapace di intendere e volere, descrivendolo come non pericoloso per gli altri – solo per se stesso, con una “severa possibilità autolesionistica”. Se i giudici gli danno retta, questo tizio potrebbe schivare la prigione e tornare libero, magari a farsi un caffè.

La Difesa dell’Imputato

L’avvocato Giancarlo Rizzo dipinge Barberio come un povero diavolo in preda a un delirio, un “suicidio metaforico” dove l’uccisione della madre sarebbe solo un modo distorto per ferire se stesso. “Freud parlava del matricidio come del crimine primordiale,” ha commentato il legale, sostenendo che non c’è rischio per la società. Insomma, secondo lui, Barberio è più un caso da divano che da galera – una difesa che fa storcere il naso, ma chissà, magari funziona.

Il Racconto dell’Omicidio

I fatti risalgono al 19 settembre 2023 in un appartamento di Primavalle. Barberio ha ricostruito la scena: era l’alba, la madre preparava il caffè, e lui, in un raptus, l’ha accoltellata da dietro. “L’ho colpita tre volte, le ho chiuso gli occhi,” ha detto. Il movente? Soldi: dicevano che i debiti da 2.000 euro su una pensione da 700 erano insostenibili, e lui non voleva che lei lo sapesse. Poi, per coprire l’odore, ha sigillato il corpo con plastica e cemento. Undici giorni dopo, ha chiamato i carabinieri e li ha aspettati con le valigie pronte, ammettendo: “So di meritare la punizione”. Ora tocca ai giudici decidere se sia davvero così innocuo.

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